Durante un'intervista nel programma della CNBC "Squawk Box", Stephen Bannon, cofondatore di Breitbart News ed ex Chief Strategist per l'amministrazione Trump, ha espresso la sua ammirazione per Bitcoin (BTC), dichiarando di vederlo come parte di una "rivolta populista globale".
"Rivolta populista globale"
Bannon sostiene che Bitcoin potrebbe ricoprire un ruolo molto importante in "questa rivolta populista globale", e ritiene che criptovalute avranno un grande futuro.
Bannon ha quindi ribadito la posizione espressa a Zurigo questa primavera, quando ha affermato che le criptovalute e la blockchain "rafforzeranno il movimento [populista], rafforzeranno le aziende e rafforzeranno i governi, così da potersi allontanare dalle banche centrali che corrompono le vostre valute e generano salari da schiavi."
L'uomo prevede inoltre che i paesi in via di sviluppo utilizzeranno le criptovalute per sfuggire alla dipendenza dal dollaro USA come valuta di riserva:
“Credo che Facebook fosse principalmente contro Alibaba, Tencent, ecc. — questi sistemi di pagamento cinesi. Penso che ciò che la gente deve affrontare ora, e le persone hanno cominciato a notarlo, è come i paesi cinesi e del terzo mondo — nell'Africa subsahariana, nell'Asia meridionale e penso potenzialmente in America Latina - stanno iniziando ad inserire questi sistemi di pagamento . Stanno per dargli — provare a dargli un dominio globale e la possibilità di staccarsi dal dollaro come valuta di riserva."
Entrata nel mono delle criptovalute
A giugno, Bannon ha tenuto dei meeting privati, sia con investitori crypto che con gestori di hedge fund, sulla possibilità di emettere un'initial coin offering attraverso la sua società di investimenti, Bannon & Company.
L'attuale visione di Bannon delle criptovalute comprende la possibilità che i paesi creino le proprie valute virtuali in base alla loro ricchezza nazionale. L'uomo ha citato come esempio una valuta digitale tutta italiana sostenuta dai depositi di marmo del nostro Paese:
"Per me era abbastanza ovvio che, a meno che non avessi in qualche modo il controllo sulla tua valuta, tutti questi movimenti politici sarebbero stati in debito con chi controllava la valuta."