Stripe, colosso fintech statunitense, sta costituendo un nuovo team blockchain per abilitare i pagamenti in crypto per i suoi utenti.

L'azienda da 100 miliardi di dollari è intenzionata a rientrare nel settore delle criptovalute, tre anni dopo aver abbandonato il supporto per Bitcoin a causa dei suoi tempi di transazione lenti e delle fee estremamente costose.

Secondo la pagina dedicata agli annunci di lavoro sul sito web di Stripe, l'azienda sta cercando quattro "Staff Engineer" con esperienza nel settore delle criptovalute. Guillaume Poncin, Head of Engineering della compagnia, ha dichiarato su Twitter di essere alla ricerca di ingegneri e designer per "costruire il futuro dei pagamenti Web3."

L'annuncio delinea che i futuri ingegneri e designer avranno il compito di lavorare su tutto, "dalle UI web/mobile ai sistemi backend, gestione dei pagamenti e identità".

"Sentiamo un crescente bisogno da parte degli sviluppatori e degli utenti in questo settore di migliori soluzioni per accettare pagamenti, spostare fondi, scambiare tra fiat e crypto, ecc. Concentrandoci su questi problemi e necessità, miriamo a costruire esperienze crypto più veloci, più affidabili e di qualità superiore", si legge nell'annuncio.

"Stamane Stripe ha annunciato un nuovo team di pagamenti Web3, mentre Coinbase un prodotto legato agli NFT.

Probabilmente non è nulla."

Il co-fondatore di Stripe John Collison è intervenuto sul post di Poncin affermando che "Stripe e le crypto siano cresciuti allo stesso tempo", e che l'azienda ha deciso di tuffarsi nelle crypto dopo aver osservato gli sviluppi "emozionanti" nel settore:

"Abbiamo iniziato a scrivere codice l'anno dopo la pubblicazione del whitepaper di Bitcoin. Abbiamo sempre tenuto d'occhio le cose (ad esempio il supporto per Bitcoin del 2013-2015) ma gli sviluppi degli ultimi anni (Second layer, nuove chain, stablecoins, DeFi) sono particolarmente entusiasmanti."

La decisione di accettare pagamenti in crypto fa seguito ai principali concorrenti tra cui Square, Paypal, Mastercard e Square, tutti già nel settore. Square ha lanciato il trading di BTC tramite Cash App nel 2018, Paypal ha supportato le crypto per i clienti statunitensi nell'ottobre 2020, mentre Mastercard ha annunciato a febbraio che avrebbe supportato più asset crypto sul suo network.

Stripe ha iniziato ad accettare Bitcoin (BTC) nel 2014, ma ha ritirato il supporto quattro anni dopo a causa dei suoi tempi di transazione lenti e delle fee in aumento. In un blog post del 23 gennaio 2018, Stripe ha dichiarato che avrebbe potuto tornare nel settore una volta che i pagamenti crypto sarebbero divenuti "praticabili", riferendosi allo sviluppo del Lightning Network e i progetti "ad alto potenziale" che emergono sulla blockchain di Ethereum.

All'inizio di quest'anno, a giugno, Collison ha lasciato intendere che l'azienda stesse nuovamente interessandosi alle criptovalute, quando ha riferito a Bloomberg TV che:

"Se pensate al tipo di mondo che la gente nelle crypto e noi stiamo cercando di realizzare, penso che sia un insieme di obiettivi molto correlati."

"Siamo bloccati a questo livello in cui solo un quinto delle transazioni sono transfrontaliere: le crypto rappresentano una soluzione entusiasmante per risolvere questo problema", ha aggiunto.

La società di pagamenti digitali è stata fondata nel 2011 e ha una valutazione attuale di circa 100 miliardi di dollari. Nel marzo 2021, Stripe ha raccolto 600 milioni di dollari in un round di finanziamento con una valutazione di 95 miliardi di dollari, più che raddoppiando la sua precedente valutazione di 35 miliardi di dollari del 2019. Secondo i dati di Built With, si contano attualmente 784.256 siti web attivi che utilizzano la piattaforma di pagamenti di Stripe.