La Commissione di vigilanza finanziaria di Taiwan (FSC) è destinata a diventare il principale organo di regolamentazione delle criptovalute nel Paese insulare, secondo quanto dichiarato dal capo dell'autorità.

Il presidente della FSC, Huang Tien-mu, ha annunciato che l'autorità di vigilanza assumerà l'autorità di controllo sull'industria delle criptovalute a Taiwan, come riporta il quotidiano locale United Daily News.

Il 20 marzo Huang si è rivolto al Parlamento di Taiwan, lo Yuan Legislativo, in merito alla regolamentazione delle criptovalute nella Repubblica di Cina (ROC). Ha sottolineato che il prossimo framework normativo in materia di criptovalute della FSC includerà importanti standard e politiche, tra cui la separazione degli asset dei clienti dai fondi aziendali e le pratiche di protezione degli investitori.

Il funzionario ha specificato che l'FSC è attualmente incaricato dal più alto organo amministrativo della nazione – lo Yuan esecutivo – di supervisionare i pagamenti e le transazioni nel mercato delle criptovalute. Huang ha sottolineato che altri asset relativi al settore, come i token non fungibili (NFT), potrebbero non rientrare nella supervisione dell'FSC.

Huang Tien-mu, chairman FSC. Fonte: United Daily News

Huang ha anche evidenziato che la FSC presterà inizialmente particolare attenzione ai principi di autoregolamentazione nel settore delle criptovalute a Taiwan. Il funzionario ha aggiunto che l'autorità seguirà le istruzioni dello Yuan esecutivo.

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Secondo un rapporto della Central News Agency di Taiwan, i legislatori taiwanesi prevedono di sviluppare e approvare un appropriato framework normativo sulle criptovalute non prima di fine marzo o aprile. Secondo quanto riferito, l'attuale piano preliminare mira a porre la regolamentazione degli NFT sotto la supervisione del Ministero degli Affari Digitali.

La notizia giunge in un momento in cui Taiwan sta affrontando continue tensioni con la Cina: difatti, il governo cinese considera Taiwan come una provincia separata che promette di porre sotto il suo controllo. A differenza di alcune giurisdizioni favorevoli alle criptovalute nella regione dell'Asia-Pacifico, come Hong Kong o Singapore, la Cina è emersa come un paese fortemente anti-crypto, imponendo un divieto generale sulle criptovalute nel 2021.

Traduzione a cura di Walter Rizzo