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Yashu GolaYashu Gola

La market cap di Tether raggiunge gli 80 miliardi di dollari per la prima volta da Maggio 2022

Nel 2023 l'offerta di USDT negli exchange cripto è scesa del 28%, suggerendo un calo generale della domanda di stablecoin

La market cap di Tether raggiunge gli 80 miliardi di dollari per la prima volta da Maggio 2022
Notizie Altcoin

Tether (USDT) continua a beneficiare delle turbolenze in corso nell'industria delle stablecoin garantite dal dollaro statunitense, visto che nel 1° trimestre del 2023 la sua market cap è cresciuta in modo significativo a spese delle altre stablecoin.

La market cap di Tether raggiunge gli 80 miliardi di dollari

Il 6 Aprile, la market cap circolante di USDT ha superato gli 80 miliardi di dollari per la prima volta dal Maggio 2022, con un incremento di 15 miliardi di dollari nel 2023.

Performance a 12 mesi della market cap circolante di USDT. Fonte: Messari

Per contro, la market cap dei suoi principali rivali, USD Coin (USDC) e Binance USD (BUSD), è scesa rispettivamente di circa 12 miliardi di dollari e 9,4 miliardi di dollari.

Andamento della market cap circolante di USDC e BUSD da inizio anno. Fonte: Messari

Tether beneficia dello status di società non USA

I cripto-trader hanno optato per Tether viste le crescenti preoccupazioni riguardo USD Coin e Binance USD.

In particolare, la market cap di USDC è diminuita a causa dell'esposizione da 3,3 miliardi di dollari alla Silicon Valley Bank, ora crollata, e di un'ulteriore esposizione a Silvergate Bank, mentre BUSD ha accusato il colpo dopo che l'autorità di regolamentazione di New York ha ordinato a Paxos di interrompere l'emissione della stablecoin.

USDC ha superato la crisi dopo che la Federal Deposit Insurance Corporation ha rassicurato che avrebbe risarcito i depositanti delle banche insolventi. Di conseguenza, la stablecoin ha recuperato il peg al dollaro perso durante l'apice della crisi bancaria a metà Marzo.

Andamento dei prezzi di USDC nell'ultimo anno. Fonte: Messari

Tuttavia, la crescente repressione verso le criptovalute negli Stati Uniti ha spinto gli investitori a mantenere le distanze dalle società con sede nel Paese. Ad esempio, Paxos ha confermato che la Securities and Exchange Commission tratta BUSD come una security non registrata.

Per contro, Tether è un'azienda non statunitense e ha ripetutamente assicurato di non essere esposta a banche americane insolventi. Ciononostante, per anni ha dovuto affrontare controlli sugli asset di riserva e sulla mancanza di revisioni contabili adeguate, nonostante tali questioni siano diventate meno preoccupanti per i trader.

L'offerta di USDT cala su tutti gli exchange

È interessante osservare che la crescita nell'offerta circolante di USDT ha coinciso con un calo dell'offerta negli exchange.

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Secondo Glassnode, il saldo di Tether sugli exchange è sceso del 28% su base annua attestandosi a 12,88 miliardi di USDT. In confronto, il saldo aggregato delle stablecoin tra gli exchange è sceso del 41% su base annua fino a 22,31 miliardi di dollari.

Saldi di USDT vs. le stablecoin rivali negli exchange. Fonte: Glassnode

Il calo delle riserve di stablecoin coincide con un rally del mercato cripto, suggerendo che i trader hanno convertito i loro cripto dollari per acquistare Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH).

Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni mossa di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.

Traduzione a cura di Matteo Carrone