Mentre guidavo le pratiche nazionali relative a contenzioso su security, hedge fund e difesa SEC nel mio ultimo studio legale, BakerHostetler, ogni dicembre insieme ai membri del mio team preparavo una lista annuale di sviluppi e casi più importanti nel settore.

Solitamente era una top 10 in seguito pubblicata da Wolters Kluwer in una delle sue pubblicazioni CCH e da BakerHostetler come pubblicazione separata per i clienti del nostro studio. Ora che sono “in pensione” dalla pratica legale e in questi giorni dedico gran parte della mia attenzione professionale al settore blockchain e crypto, Max Yakubowski e io abbiamo pensato di fare qualcosa di simile per i lettori di Cointelegraph.

Ecco quindi la mia top 5 per il 2021, ha alcune postille allegate. Per prima cosa, il settore blockchain ha un grande numero di dimensioni, alcune implicano la finanza e molte altre no. I casi d’uso per questa tecnologia si ampliano ogni anno, limitati solo dall’ingegno umano. Questa lista si concentra sugli sviluppi di quest’anno che influenzano transazioni e sistemi finanziari. Inoltre, è incentrata su ciò che considero regolamentazioni, legislazioni e controversie chiave che riguardano l’ecosistema.

1. El Salvador adotta BTC come valuta nazionale

A giugno, durante la conferenza Bitcoin 2021 a Miami, il presidente salvadoregno Nayib Bukele ha annunciato che El Salvador avrebbe adottato Bitcoin come valuta nazionale. Il paese utilizza il dollaro statunitense come valuta ufficiale dal 2001, dopo aver abbandonato la valuta locale, il colón. Poco più tardi, l’organo legislativo del paese ha adottato leggi imponendo da settembre a tutti gli esercizi commerciali di accettare Bitcoin come moneta a corso legale, con alcune eccezioni. Inoltre, le banche della piccola nazione hanno messo a disposizione wallet contenenti 30$ in BTC ai cittadini. Questa non è stata una scelta volontaria per le imprese, bensì obbligatoria, cosa che rende l’evento così significativo.

È stato un momento di svolta per le nazioni sovrane: altri paesi, tra cui Panama e Ucraina, hanno avviato iniziative per fare lo stesso. Anche se altri stati hanno già adottato la tecnologia blockchain per parti dei propri sistemi finanziari e governativi, come le aste immobiliari su blockchain in Georgia, questo sviluppo è diverso e più importante. Coinvolge l’intera economia nazionale.

2. La nuova legislazione sulle transazioni blockchain negli Stati Uniti

A novembre, il Congresso ha finalmente approvato la legislazione sulle infrastrutture da 1.200 miliardi di dollari dell’amministrazione Biden, o almeno la parte della legislazione proposta effettivamente rivolta alla costruzione e ristrutturazione di ponti, strade, ferrovie e telecomunicazioni. All’interno della legge, formalmente chiamata Infrastructure Investment and Jobs Act, è presente un emendamento alla Section 6045 del codice tributario, che richiede la segnalazione ai cittadini coinvolti in transazioni di security, con una definizione eccessivamente ampia di “broker.” Impone alle società di brokeraggio tradizionali la rendicontazione fiscale dei clienti. Tuttavia, la legge potrebbe essere interpretata a imporre questo requisito di rendicontazione significativo a miner e sviluppatori blockchain, misura considerata da molti nel Congresso come invadente e negativa per le crypto.

L’importanza di questa disposizione fiscale è il fatto che rappresenta uno dei primi tentativi del governo federale “per integrare meglio gli asset digitali, come le valute virtuali, nel codice tributario della nostra nazione,stando a una lettera inviata da sei senatori il 14 dicembre alla segretaria del Tesoro Janet Yellen. Questi senatori sono Rob Portman, Mark Warner, Kyrsten Sinema, Cynthia Lummis, Pat Toomey e Mike Crapo, membri di entrambi i grandi partiti politici. È inoltre significativo che il supporto per la tecnologia non è presente solo nel Senato, ora esiste anche un Congressional Blockchain Caucus.

Il caucus è un gruppo bipartitico di membri della camera dei Rappresentanti dedicato alla promozione della tecnologia con “un approccio normativo leggero,” stando alla sua dichiarazione d’intenti. Ad agosto 2020, ha inviato una lettera all’Internal Revenue Service cercando chiarezza sulle modalità in cui l’agenzia avrebbe tassato le ricompense generate dal processo di convalida proof-of-stake. Al momento della stesura, il sito web del caucus elenca 35 membri della camera, un numero notevole.

3. Il presidente della Federal Reserve è aperto ai benefici della blockchain per il sistema finanziario

Quest’anno, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato pubblicamente e durante udienze al Congresso che vede alcuni benefici per il mondo e i sistemi finanziari statunitensi nell’utilizzo di blockchain e asset digitali. A marzo, ha affermato su CNBC che, sebbene Bitcoin non sia un’ottima riserva di valore o valuta, è un asset speculativo come l’oro. In seguito, ha chiarito che la Fed non ha intenzione di vietare le crypto.

Pochi giorni fa, Powell ha ammesso di non credere all’armageddon previsto dagli oppositori delle crypto. Il presidente della Fed ha sottolineato che al momento non considera le crypto un pericolo per il sistema finanziario. Per quanto riguarda le stablecoin, ha indicato che “possono certamente essere una parte utile ed efficiente del sistema finanziario se regolamentate in modo adeguato.

Ripensando a qualche anno fa, le criptovalute (e le rispettive blockchain) erano un tabù nel governo federale. Nessuno poteva adottarle. Quindi, sembra sia avvenuta una chiara evoluzione e maturazione della mentalità da parte di Powell su questo argomento e sugli aspetti utili degli asset digitali per la nostra economia e il sistema finanziario globale. Considerando la notevole influenza di Powell sull’economia e la stabilità economica, probabilmente superiore a quella del presidente, si tratta di uno sviluppo molto positivo. Tutti questi discorsi sembrano anticipare l’emissione di una central bank digital currency da parte della Fed.

4. La SEC approva Bitcoin ETF per gli investitori retail

Il nuovo presidente della Securities and Exchange Commission, Gary Gensler, ha una chiara parzialità verso il suo ex datore di lavoro, la Commodity Futures Trading Commission, dove ha ricoperto il ruolo di presidente dal 2009 al 2014. Tuttavia, sta comunque compiendo passi avanti per le crypto, sebbene lentamente.

Da ormai diversi anni, varie società finanziarie hanno cercato di vendere exchange-traded fund basati su Bitcoin e altri asset digitali. Gli ETF gestiscono un paniere di security o asset, come l’S&P 500 ETF, che detiene tutte le security presenti nell’indice S&P 500. In genere, gli ETF sono prodotti d’investimento meno costosi per gli investitori retail rispetto ai fondi comuni. Tuttavia, durante il mandato dell’ex presidente della SEC, Jay Clayton, oltre una dozzina di ETF sono stati presentati alla SEC e nessuno di questi è ha ricevuto l’approvazione per l’offerta al pubblico.

A ottobre, però, le cose sono cambiate. La SEC ha approvato il primo ETF basato su Bitcoin per il trading nei mercati pubblici statunitensi: il ProShares Bitcoin Futures ETF. Tuttavia, l’ETF si basa su Bitcoin future, non i BTC sottostanti che si trovano nel mercato spot, rivelando le parzialità di Gensler dai suoi anni nella CFTC. Non trovo una motivazione legittima per l’approvazione di un ETF basato su future e il rifiuto di ETF basati su spot. Infatti, un ETF basato su future, che richiede il roll-over di contratti future, è più costoso da gestire.

Inoltre, il numero di contratti che possono essere acquistati è limitato dalle attuali normative sui limiti di posizione della CFTC. Non esistono restrizioni simili per gli ETF spot. La tesi secondo cui i mercati di Bitcoin sono stati su marketplace regolamentati come il CME per anni e sono di conseguenza più stabili e regolari per un ETF è assurda. Ad ogni modo, eventualmente un ETF spot verrà approvato, e il fatto che ora tutti gli investitori retail possono comprare Bitcoin, anche se tramite derivati, è un progresso significativo sia per la tecnologia che per l’asset alternativo.

5. Ripple affronta la SEC in tribunale

Negli ultimi giorni della SEC guidata da Clayton, a dicembre 2020, la commissione ha autorizzato e intentato una causa contro Ripple e due dei suoi direttori, affermando che gli imputati avrebbero offerto al pubblico security non registrate sotto forma di XRP per diversi anni. Come discusso in uno dei miei articoli quest’anno, è stata un’azione sconsiderata ed eccessivamente aggressiva.

Tra le altre ragioni, c’è da chiedersi se il token XRP fosse una “security” secondo le normative federali in materia. Inoltre, un altro regolatore governativo, il Financial Crimes Enforcement Network, aveva segnalato a Ripple nel 2013 che le sue offerte rappresentavano scambi di “valuta,” costringendo Ripple a registrarsi presso l’agenzia come “exchanger.” Quindi, Ripple si è registrato e ha ricevuto una sanzione di 700.000$ da FinCEN come penalità per la registrazione e violazioni AML nel 2015, e cinque anni più tardi la SEC ha affermato che le stesse offerte erano in realtà offerte pubbliche di “security.” Azioni ripetitive da diversi regolatori statunitensi per transazioni sottostanti simili sono scorrette e ingiustificate.

Se fossi uno scommettitore, e lo sono, direi che la SEC perderà questa battaglia. Il tribunale dichiarerà che XRP non è una “security,” che le vendite di XRP da parte dei direttori di Ripple non erano offerte pubbliche negli Stati Uniti, o che l’ingiunzione contro gli imputati non è né necessaria né autorizzata. Questa battaglia e la conseguente decisione del giudice Analisa Torres potrebbe essere colossale.

Le opinioni espresse appartengono esclusivamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista né di Cointelegraph né del Florida International University College of Law o dei suoi affiliati. Questo articolo ha finalità di informazione generale e non è inteso né va considerato un consiglio legale o di investimento.

Marc Powers è attualmente professore aggiunto presso il Florida International University College of Law, dove insegna “Blockchain, Crypto and Regulatory Considerations” e “Fintech Law.” Di recente si è dimesso da uno studio legale Am Law 100, dove ha creato un team in ambito contenzioso su security nazionali e pratiche di esecuzione normativa, oltre alla sua pratica nel settore degli hedge fund. Marc ha iniziato la sua carriera legale nella Enforcement Division della SEC. Durante i suoi 40 anni nel settore, è stato coinvolto in casi come lo schema Ponzi di Bernie Madoff, una recente grazia presidenziale e il processo per insider trading di Martha Stewart.