Il governatore della banca centrale svedese, la Sveriges Riksbank, ha respinto l'idea che Bitcoin (BTC) possa rappresentare un'alternativa al denaro fiat sostenuto dal governo.
Durante una recente conferenza a Stoccolma, Stefan Ingves ha affermato:
"Di solito, il denaro privato collassa prima o poi. [...] È vero, puoi diventare ricco col trading di Bitcoin, ma è paragonabile allo scambio di francobolli."
Nonostante Ingves ritenga che Bitcoin non sia realmente utilizzabile come valuta, non ha sottovalutato la sua popolarità fra gli investitori. Evidenziando gli interessi dei consumatori e il riciclaggio di denaro come elementi di particolare preoccupazione, a giugno il banchiere centrale ha ammesso che la criptovaluta è diventata "abbastanza grande" da meritare la massima attenzione da parte di regolatori, banchieri centrali e legislatori di tutto il mondo.
Inoltre, la bassa stima di Ingves nei confronti di Bitcoin non ha impedito a Riksbank di sfruttare la tecnologia blockchain per sviluppare una propria Central Bank Digital Currency. Attualmente l'e-krona svedese è un proof-of-concept basato su Corda, la soluzione DLT di R3. Il Paese continua a testare la propria valuta digitale, con esperimenti che coinvolgono sia entità simulate che partecipanti reali.
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Sebbene l'approccio della Riksbank sia in linea con la maggior parte delle banche centrali e dei governi, questa settimana abbiamo assistito a un evento senza precedenti: la nazione centroamericana di El Salvador ha reso Bitcoin una valuta a corso legale. Nonostante le incertezze dei salvadoregni in merito a questa scelta del governo, secondo Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, presto anche altri Paesi potrebbero seguire l'esempio di El Salvador.