Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esentato una serie di prodotti – tra cui smartphone, chip, computer e dispositivi elettronici selezionati – dai dazi doganali reciproci, riducendo le pressioni commerciali sull'industria tech.

Secondo quanto riportato dallo U.S. Customs and Border Protection, anche schede di memoria, modem, diodi, semiconduttori e altri dispositivi elettronici sono stati esclusi dai dazi commerciali reciproci. "Le grandi aziende tecnologiche ne usciranno avvantaggiate, quando tutto questo sarà concluso", ha scritto The Kobeissi Letter in un post su X del 12 aprile.

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Lo U.S. Customs and Border Protection annuncia esenzioni tariffarie su alcuni prodotti tech. Fonte: US Customs and Border Protection

L'alleggerimento dei dazi ridurrà la pressione sui titoli azionari tech, che sono stati tra i più colpiti dalla guerra commerciale. I mercati crypto sono storicamente correlati ai titoli tech, e potrebbero pertanto beneficiarne.

In seguito alla notizia delle esenzioni dai dazi, il prezzo del Bitcoin (BTC) ha temporaneamente oltrepassato gli 85.000$: un segnale che le criptovalute stanno già reagendo agli ultimi sviluppi macroeconomici.

I dazi sono uno strumento di negoziazione?

Il Presidente Trump ha recentemente annunciato una pausa di 90 giorni sui dazi reciproci, abbassando le aliquote al 10% per i Paesi che non hanno risposto con delle contro-tariffe sui prodotti statunitensi. Nello stesso giorno in cui Trump ha annunciato la sospensione dei dazi, Bitcoin è salito del 9% e l'S&P 500 è balzato di oltre il 10%.

Il trader Raoul Pal ha dichiarato che la minaccia dei dazi è principalmente uno strumento di negoziazione per stabilire un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, sostenendo che la retorica commerciale dell'amministrazione americana sia soltanto una copertura. 

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Il rendimento del titolo di Stato USA a 10 anni è salito. Fonte: TradingView

L'11 aprile, il rendimento del Treasury Bond statunitensi a 10 anni è salito a un massimo locale di circa il 4,5%, mentre gli investitori obbligazionari reagivano all'incertezza macroeconomica di una guerra commerciale prolungata.

Max Keiser ha sostenuto che esentare alcuni prodotti tecnologici dai dazi d'importazione non ridurrà i rendimenti dei titoli di Stato né favorirà l'obiettivo dell'amministrazione Trump di abbassare i tassi d'interesse:

"La concessione appena fatta alla Cina per le esportazioni tech non invertirà la tendenza al rialzo dei tassi. La fiducia nei titoli di Stato americani e nel dollaro si sta erodendo da anni e non si fermerà ora."