Lo U.S. Dollar Index (DXY) è sceso dopo la bull run delle ultime due settimane: è ora in negativo del 3,20% rispetto al recente picco ventennale di 105.
Il dollaro è sopravvalutato?
La correzione del dollaro nelle ultime due settimane ha fatto seguito a dodici mesi di acquisti incessanti.
Per ricapitolare, il peso del dollaro rispetto a un paniere contenente le principali valute estere è cresciuto di circa il 14,3% nell'ultimo anno, principalmente perché i mercati cercavano rifugi sicuri contro i timori di una Federal Reserve eccessivamente hawkish e, più recentemente, il conflitto militare tra Ucraina e Russia.
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I saldi in contanti tra i gestori di fondi globali sono cresciuti in media del 6,1% dall'11 settembre, secondo un recente sondaggio condotto da Bank of America su 288 asset allocator. Il report rileva inoltre che il 66% dei gestori patrimoniali ritiene che i profitti globali si indeboliranno nel 2022, spingendoli a mantenere posizioni di liquidità in eccesso.
"Il mercato ha accumulato un'enorme quantità di dollari negli ultimi mesi", ha spiegato al Financial Times George Saravelos, strategist presso Deutsche Bank. "Questo sta portando a una sopravvalutazione molto sostanziale del dollaro."
Pertanto, l'ultimo calo del dollaro potrebbe essere una correzione provvisoria per contrastare la sua attuale situazione di asset ipercomprato, come suggerisce anche il Relative Strength Index (RSI) settimanale.
Il DXY potrebbe scendere ulteriormente verso una rising trendline, che come supporto limita i suoi movimenti al ribasso sin da gennaio 2021.

Se si verificheranno ulteriori vendite, è probabile che l'indice si ritiri dal suo attuale range di resistenza: il prossimo target al ribasso si trova alla linea di Fibonacci 0,786, ovvero a circa 100.
Prospettive di un euro più forte
Il DXY potrebbe essere in calo questa settimana anche per il fatto che Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), ha stabilito una nuova politica più hawkish.
Lagarde si è impegnata ad aumentare i tassi di interesse entro settembre 2022, allontanandosi così dalla politica monetaria accomodante della BCE che ha portato a tassi di interesse di fatto negativi.
Di conseguenza i tassi dell'Eurozona tornerebbero a zero, la cui prospettiva ha reso l'euro più forte rispetto al dollaro.

Ma anche con il conflitto Ucraina-Russia in corso, e il suo accesso all'energia russa in crisi, la fiducia dell'Eurozona nella crescita della propria economia rimane forte, come mostra un recente sondaggio dell'Ifo Institute. Ciò significherebbe una maggiore spinta al rialzo per l'euro, e un conseguente ribasso per il dollaro.

"È ancora troppo presto per affermare con certezza che il dollaro si trova in un trend ribassista," ha affermato John Authers, redattore senior di Bloomberg Opinion. "Ma il suo declino è un'altra indicazione del fatto che la narrativa 'stagflazione e tassi sempre più alti' sta venendo ripensata."