Secondo il colosso dei servizi finanziari UBS Group, i clienti con un patrimonio netto elevato in tutta l'Asia stanno gradualmente allontanandosi dagli investimenti basati sul dollaro statunitense, preferendo invece l'oro, le criptovalute e gli asset cinesi.
“L'oro sta diventando molto popolare”, afferma Amy Lo, co-responsabile della gestione patrimoniale per l'Asia della banca svizzera, durante l'evento New Voices di Bloomberg tenutosi a Hong Kong il 13 maggio.
Lo cita l'aumento dell'incertezza geopolitica e la persistente volatilità dei mercati come fattori principali alla base di tale cambiamento. Gli investitori, tradizionalmente concentrati su asset statunitensi, stanno ora cercando un'esposizione più ampia in asset class alternative, tra cui criptovalute, materie prime e altre valute.
Lo sostiene che “la volatilità è destinata a rimanere”, spingendo i clienti a riequilibrare i propri portafogli verso asset considerati rifugi sicuri e opportunità di crescita in nuove regioni.
Dopo anni di scarso interesse, anche la Cina sta riacquistando terreno tra gli ultra-ricchi. Lo riferisce che i clienti precedentemente restii ad esporsi in Cina ora richiedono proattivamente informazioni sulle opportunità di investimento.
L'indice di riferimento di Hong Kong, composto in gran parte da società cinesi, è emerso come uno dei migliori performer mondiali nel 2024, alimentando ulteriormente l'interesse.

Indice del mercato azionario di Hong Kong. Fonte: Trading Economics

L'ultima indagine condotta da Bank of America sui gestori di fondi rivela inoltre che nel mese di maggio i fondi globali hanno ridotto significativamente la loro esposizione sul dollaro statunitense, registrando la posizione più sottopesata degli ultimi 19 anni.

Tregua sui dazi tra Stati Uniti e Cina accende l'ottimismo degli investitori

Christina Au-Yeung, responsabile dei servizi di gestione degli investimenti presso Morgan Stanley Private Wealth Management Asia, riporta a Bloomberg che la recente tregua sui dazi tra Stati Uniti e Cina ha alimentato un rinnovato ottimismo tra gli investitori.
“Stiamo assistendo alla rinascita di tematiche davvero interessanti in Cina”, sottolinea.
Au-Yeung ha inoltre evidenziato una crescente consapevolezza dei rischi tra i clienti più facoltosi dell'Asia. La società raccomanda ora un portafoglio bilanciato, composto per il 40% da titoli a reddito fisso, per il 40% da azioni, per il 15% da investimenti alternativi e per il resto da liquidità o equivalenti.
L'11 maggio, gli Stati Uniti e la Cina hanno annunciato un accordo per ridurre temporaneamente i dazi sui reciproci prodotti. In base all'accordo, gli Stati Uniti abbasseranno i dazi sulle importazioni cinesi dal 145% al 30%, mentre la Cina ridurrà i dazi sui prodotti americani dal 125% al 10%.

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Bitcoin inteso come riserva di valore

In un recente rapporto, gli analisti di Galaxy Digital hanno osservato come Bitcoin sia sempre più considerato una riserva di valore digitale, sottolineando il crescente interesse da parte di istituzioni, fondi negoziati in borsa (ETF) e persino governi.
“Le dinamiche di domanda e offerta di Bitcoin stanno consolidando la posizione come riserva di valore digitale matura”, è il commento di Ian Kolman, co-gestore di portafoglio presso Galaxy.
A sostegno di tale visione, Jay Jacobs, responsabile tematico e degli ETF attivi di BlackRock, il 25 aprile ha segnalato che i paesi stanno diversificando sempre più le loro riserve in dollari statunitensi, rivolgendosi invece ad asset come l'oro e, più recentemente, Bitcoin (BTC), nell'ambito di un più ampio riassetto della strategia di riserva.

Traduzione a cura di Walter Rizzo