La polizia ugandese ha arrestato Samson Lwanga, uno dei gestori del presunto schema piramidale con criptovalute Dunamiscoins Resources Limited.

Secondo quanto riportato dal portale d'informazione locale Daily Monitor, la polizia ha confermato l'arresto di Samson Lwanga, uno dei quattro direttori di Dunamiscoins. Pare che l'azienda fosse in realtà un'enorme truffa, che ha coinvolto oltre 10.000 persone e sottratto alle vittime ben 10 miliardi di scellini ugandesi, equivalenti a circa 2,7 milioni di dollari.

La polizia sta indagando sul caso

Patrick Onyango, un portavoce della polizia metropolitana di Kampala, ha affermato che le forze dell'ordine stanno ancora conducendo indagini sul caso. Ha poi aggiunto:

"[I direttori di Dunamiscoins] si sono detti disposti a risarcire il denaro, ma il problema è che la Financial Intelligence Authority ha congelato i loro fondi. Non possono quindi più accedere e prelevare denaro.

Entreremo in contatto con la Financial Intelligence Authority per verificare se Lwanga stia o meno dicendo la verità riguardo ai conti bloccati."

Secondo Lwanga, la maggior parte delle vittime avrebbe depositato somme comprese tra 1 milione (271$) e i 10 milioni (2.715$) di scellini ugandesi. Come riportato da Cointelegraph la scorsa settimana, Dunamiscoins aveva convinto un gran numero di persone a pagare una somma iniziale per lavorare per l'azienda, promettendo un ritorno del 40% sul proprio investimento.

Quest'anno Louis Kaskende, vice governatore della Banca d’Uganda, ha messo in guardia la popolazione riguardo alla totale assenza di garanzie negli investimenti in criptovalute, in quanto il settore non viene ancora regolamentato nel Paese.