Le imprese che gestiscono crypto asset nel Regno Unito potrebbero iniziare a bloccare alcuni trasferimenti crypto per conformarsi alla nuova Travel Rule, entrata in vigore il 1° Settembre.

Le regole che riguardano i virtual asset service provider sono state introdotte per la prima volta il 17 Agosto dalla Financial Conduct Authority e richiedono che i VASP con sede nel Regno Unito "raccolgano, verifichino e condividano le informazioni" relative ai trasferimenti di cripto-asset.

Se un pagamento in entrata viene ricevuto da una persona o da un'entità proveniente da una giurisdizione estera che non ha implementato la Travel Rule, il VASP deve effettuare una "valutazione basata sul rischio" per decidere "se rendere i criptoasset disponibili al beneficiario".

La Travel Rule è stata progettata per portare maggiore trasparenza ai trasferimenti di criptoasset, rendendo più difficile per i criminali usare le #cripto per attività illegali. https://t.co/kmB6rgMn5e

— Financial Conduct Authority (@TheFCA) August 17, 2023

La stessa regola si dovrebbe applicare anche ai britannici che desiderano inviare pagamenti al di fuori del Regno Unito.

La Travel Rule è stata creata dalla Financial Action Task Force dell'ONU nel Giugno 2019. A Luglio 2022, il Regno Unito ha approvato una legge che prevedeva la sua messa in vigore.

La regola cerca di far rispettare le norme antiriciclaggio e antiterrorismo sulle attività svolte on-chain.

Secondo Sygna.io, gli altri Paesi che hanno adottato la Travel Rule sono Stati Uniti, Germania, Giappone, Singapore, Svizzera, Canada, Sudafrica, Paesi Bassi ed Estonia.

Il 23 Giugno, il FATF ha criticato gli Stati membri per non aver implementato adeguatamente la regola, dopo che un sondaggio ha rivelato che più della metà di essi non ha intrapreso alcuna azione attuarla.

Un'indagine condotta dal FATF nel Marzo del 2022 ha rilevato che solo 29 delle 98 giurisdizioni avevano superato i requisiti richiesti dalle travel rules e che solo una piccola parte di queste aveva iniziato a farle rispettare.

Ad Aprile 2022 Ian Andrews, chief marketing officer della piattaforma forense blockchain Chanalysis, ha spiegato che coordinare lo scambio di informazioni tra VASP transfrontalieri sarà un "problema piuttosto difficile" da risolvere — almeno all'inizio.