Le Nazioni Unite hanno accusato la Corea del Nord di aver rubato 281 milioni di dollari in crypto da un exchange nel settembre 2020. 

Secondo Reuters, i risultati di un "report confidenziale", redatto da controllori indipendenti dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, "suggeriscono fortemente" che vi sia un collegamento tra gli autori dell'hack e il regime nordcoreano.

Reuters ha citato il documento, che recita:

"L'analisi preliminare, basata sui vettori dell'attacco e sui successivi sforzi per riciclare i proventi illeciti, suggerisce fortemente che vi siano legami con la RPDC."

Reuters ha notato che il report delle Nazioni Unite accusa la Corea del Nord di usare i fondi rubati per sostenere i suoi programmi nucleari e di missili balistici, in aperta violazione delle sanzioni internazionali. 

Nonostante il paper contenga pochi dettagli concreti per identificare quale fosse l’exchange colpito, Frank van Weert, co-founder della società di analisi crypto Whale Alert, ha ipotizzato che il documento faccia riferimento all'hack del settembre 2020 contro KuCoin. Chainalysis ha stimato le perdite legate all'attacco a circa 275 milioni di dollari.

Poco dopo l’incidente, Tether ed i principali exchange di criptovalute si sono mossi rapidamente per congelare gli asset associati all'attacco, impedendo che circa il 22% dei fondi interessati venisse rubato. KuCoin sostiene di aver recuperato l'80% dei fondi sottratti. 

Citando fonti anonime vicine alla questione, il report delle Nazioni Unite afferma che gli assalitori avrebbero violato i sistemi di sicurezza della piattaforma sfruttando gli smart contract dei protocolli DeFi: 

"Gli aggressori hanno sfruttato i protocolli 'DeFi', cioè smart contract che facilitano le transazioni automatizzate."

Il documento stima che la Corea del Nord abbia ottenuto circa 2 miliardi di dollari attraverso attacchi informatici "diffusi e sempre più sofisticati", che a partire dal 2019 hanno preso di mira banche ed exchange di criptovalute. Uno Stato membro dell'ONU ritiene che la Corea del Nord abbia rubato 316,3 milioni di dollari in asset digitali tra il 2019 ed il novembre 2020.

Il mese scorso, un giudice federale degli Stati Uniti ha rinviato a giudizio uno sviluppatore di Ethereum accusato di aver aiutato la Corea del Nord ad eludere le sanzioni, tenendo un discorso a una conferenza crypto del 2019 a Pyongyang. Lo sviluppatore, Virgil Griffith, è accusato di associazione a delinquere con lo scopo di violare le sanzioni internazionali fornendo "servizi" allo Stato canaglia.