Nella giornata di ieri, UNICEF Australia ha annunciato il lancio di un'iniziativa che permette agli utenti di effettuare donazioni minando criptovalute tramite i loro computer.
We're excited to launch The Hopepage. This innovative website allows you to easily donate some of your computer processing power to generate #cryptocurrency and fund life-saving aid for children in crisis. #UNICEF #ForEveryChild https://t.co/rPXCnTcahy
— UNICEF Australia (@unicefaustralia) April 29, 2018
Tony Andres Tang, content manager dell'organizzazione, ha dichiarato a ITnews che il processo dell'HopePage ("Pagina della speranza") avverrà in completa trasparenza, e che gli utenti potranno anche scegliere quanta potenza di calcolo utilizzare:
"L'HopePage viene aperta espressamente dall'utente, che ha la facoltà di decidere di partecipare o meno."
Anche se Tang non ha fornito dettagli sul software utilizzato nella pagina, secondo le analisi di ITnews si tratta di una variante di Coinhive chiamata AuthedMine, che consentirebbe agli utenti di minare l'altcoin Monero.
La sezione "How To" del sito web spiega appunto che l'utente ha la possibilità di regolare il quantitativo di potenza di calcolo che ha intenzione di donare e segnala che "minare è perfettamente sicuro per il proprio computer". Una ricerca pubblicata recentemente dalla Concordia University ha però rilevato che molti degli utenti che scelgono di minare criptovalute non sanno di andare incontro a bollette elettriche più salate, connessione ad internet e computer più lenti, e ad un deterioramento più rapido dei loro dispositivi.
Qualche mese fa, l'UNICEF ha dato il via ad un'iniziativa della durata di due mesi che chiedeva ai videogiocatori di donare la potenza di calcolo inutilizzata dei loro computer per minare Ethereum, raccogliendo così fondi per i bambini rifugiati siriani. Terminata il 31 marzo, la campagna racimolò poco più di 1000 euro, grazie agli oltre 11.000 partecipanti.
Oltre ad essere usato nella dannosa pratica del cryptojacking, il software Coinhive è stato utilizzato da alcune compagnie come alternativa alle pubblicità per monetizzare i loro siti web. Qualche mese fa, è stato scoperto che sia il famoso sito di pirateria The Pirate Bay che l'emittente americano Showtime integravano Coinhive nei loro siti internet per minare Monero.
Più di recente, invece, il sito di notizie Salon ha cominciato ad offrire agli utenti la possibilità di scegliere di disattivare le pubblicità in cambio della loro potenza di calcolo, utilizzandola per minare criptovalute, senza però menzionare la pratica del mining direttamente.