In data 5 aprile, una nuova causa legale collettiva è stata presentata presso la United States District Court for the Eastern District di New York da parte degli investitori della criptovaluta Nano (XRB, originariamente Raiblocks).
La denuncia è stata sporta dal cittadino americano Alex Brola attraverso lo studio legale Silver Miller, ed afferma che gli sviluppatori di Nano abbiano sia violato le leggi degli Stati Uniti vendendo security non registrate, sia mentito riguardo all'affidabilità dell'exchange BitGrail, dal quale sono stati sottratti circa 17 milioni di Nano (187 milioni di dollari al tempo).
La causa legale richiede che Nano "venga in soccorso degli investitori con una fork", dando vita ad una "nuova criptovaluta che possa risarcire equamente le vittime".
In seguito all'annuncio del furto da parte del proprietario di BitGrail e sviluppatore di Nano Francesco “The Bomber” Firano, si è generata in rete una controversa discussione in merito alla presunta richiesta da parte dell'uomo di modificare il registro sulla Blockchain così da poter "coprire le perdite".
Dal canto suo, Nano ha accusato Firano di aver "ingannato il Core Team e la comunità".
Nonostante il principale querelante della causa legale sia l'investitore Alex Brola, il quale dichiara di aver acquistato 50.000$ di Nano il 10 dicembre dello scorso anno, Silver Miller pianifica nel prossimo futuro di contattare "centinaia se non addirittura migliaia" di potenziali vittime.
In questo momento il medesimo studio legale sta lavorando a cause class action contro gli exchange di criptovalute Coinbase, Kraken, BitConnect e Cryptsy, nonché ai danni dei promotori di Initial Coin Offering (ICO) Monkey Capital, Giga Watt e Tezos.
In particolare, Tezos è stata il soggetto di parecchie indagini relative alla violazione delle regolamentazioni imposte dalla SEC. La class action presentata da Silver Miller lo scorso autunno afferma che, durante la ICO che ha raccolto ben 232 milioni di dollari, Tezos abbia violato le leggi sulle security.