Durante una recente intervista con Bloomberg, il deputato Bill Huizenga ha esortato il Congresso degli Stati Uniti a concentrarsi sullo sviluppo di regolamentazioni per il settore delle criptovalute. A suo parere infatti i mercati dei beni digitali e delle Initial Coin Offering (ICO) sarebbero "confusi e poco trasparenti".

L'uomo ha affermato che il Congresso dovrebbe conferire maggiori poteri agli organi normativi come la Securities and Exchange Commission (SEC) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC), così che possano regolamentare i mercati delle monete digitali allo stesso modo in cui controllano il settore azionario.

Nonostante sia evidente la necessità di un intervento diretto, continua Huizenga, non è ancora stato raggiunto un accordo su come i mercati delle criptovalute dovrebbero essere effettivamente regolamentati. Per fare ciò bisognerebbe prima definire la natura stessa di tali beni digitali:

"Tutti stanno cercando di comprendere se si tratta di pesce o pollame, ma potrebbe saltar fuori che è un ornitorinco. Si tratta di un'area sconosciuta, oppure una sorta di via di mezzo. Come affrontiamo qualcosa del genere?"

Huizenga ha ribadito quanto già espresso a marzo di quest'anno da Mike Lempres, Chief Legal and Risk Officer di Coinbase, il quale ha sottolineato che al momento gli organi normativi tendono a inquadrare le criptovalute all'interno della propria area di regolamentazione. La SEC considera pertanto le monete digitali delle security, mentre la CFTC afferma che sono dei beni commerciali. Secondo altri enti federali, come il FinCEN o l'Internal Revenue Service (IRS), le criptovalute sarebbero invece denaro, oppure delle proprietà.

Lo scorso mese il deputato statunitense Warren Davidson ha dichiarato che il mercato delle ICO necessita di regolamentazioni "dal tocco leggero", così da offrire maggiore chiarezza agli investitori senza tuttavia ostacolare progetti potenzialmente promettenti.