Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha alzato il valore di riferimento del Petro in risposta alla continua iperinflazione del paese.Â
l valore del Petro è ora fissato a 9.000 bolivar, invece di 3.600. Secondo il il canale televisivo TeleSur, Maduro ha annunciato il nuovo tasso di cambio il 29 novembre.
Durante un discorso a Caracas, Maduro ha anche ordinato un aumento del salario minimo mensile del 150%, il sesto incremento nel 2018 e il venticinquesimo della sua presidenza.
Nella stessa settimana, il Venezuela ha anche svalutato del 40% il tasso bolivar/dollaro su Dicom, facendolo passare da 96,84 bolivar a 171,67.
Leonardo Buniak, un economista venezuelano citato dal quotidiano venezuelano El Universal, ha definito la mossa "una brutta notizia per i venezuelani". Crede che il governo non sia in grado di finanziare l'aumento dei salari, il che porterà inevitabilmente a un altro rialzo dei prezzi e, ancora una volta, ad un ulteriore iperinflazione:
"Ancorare il bolivar al Petro equivale ad ancorarlo a nulla."
La crisi economica in atto nel paese è stata provocata da una carenza di entrate derivanti dalla produzione di petrolio. Secondo l'indice Cafe Con Leche di Bloomberg, che traccia l'iperinflazione in Venezuela usando come riferimento il prezzo di una tazza di caffè, il tasso di inflazione annuale è salito al 200.000 percento.
Come segnalato ad agosto da Cointelegraph, Maduro ha fatto diventare il Petro un'unità di conto all'interno del paese, legando salari e prezzi per beni e servizi alla criptovaluta nazionale basata sul petrolio.
La vendita ufficiale del Petro in Venezuela è cominciata a novembre, ma la criptovaluta non è ancora disponibile su nessuno dei principali exchange di criptovalute, né può essere scambiata per altre monete.
Dopo un rapporto di Reuter sulla natura del Petro, alcuni esperti sono addirittura preoccupati della reale esistenza della valuta statale, che dopo l'emissione ad agosto ha fatto ben poco per quantificare e dimostrare le sue riserve di petrolio.
Gli esperti sono preoccupati per l'effettiva esistenza di Petro dopo un rapporto di Reuter sulla natura della moneta di proprietà dello stato, emessa in agosto, che ha rivelato poche prove delle riserve di petrolio sostenute dalla moneta.
Secondo le indagini, l'area di Atapirire che Maduro descrive come il centro petrolifero dedicato al sostegno della moneta non ha mostrato segni di attività . Altri esperti hanno dichiarato a Wired che il Petro altro non è che una "cortina fumogena" per nascondere il fallimento di Maduro di revitalizzare la valuta fiat del paese.