Bitcoin (BTC) inaugura la seconda settimana di ottobre con un rialzo del 4% rispetto al mese precedente, con l'instabilità geopolitica che si rivela un punto di riferimento per il mercato.
La quotazione di BTC continua a mantenersi stabile a 28.000$, ma cosa succederà ora che i mercati stanno reagendo alla guerra in Israele?
In ciò che potrebbe finire per essere un periodo volatile per gli asset di rischio, Bitcoin non ha ancora fornito una reazione significativa, trascorrendo il fine settimana in uno stretto intervallo.
La situazione potrebbe però presto cambiare, poiché l'apertura di Wall Street avviene in un contesto di rialzo del petrolio e dell'oro, oltre che di forza del dollaro statunitense.
Anche i fattori macroeconomici sono tutt'altro che assenti: nei prossimi giorni verrà pubblicato l'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (CPI) di settembre. Sulla scia dei dati occupazionali a sorpresa della scorsa settimana, la lettura riveste ulteriore importanza per la Federal Reserve.
Sotto il cofano, nel frattempo, i parametri on-chain indicano fasi interessanti per Bitcoin, dato che BTC/USD opera in un range chiave, che ha formato un'area spartiacque dal 2021.
Analizziamo insieme questi ed altri fattori nella rassegna settimanale dei potenziali fattori determinanti per la quotazione di BTC.

Un Bitcoin "illiquido e choppy" chiude la prima settimana di contrattazioni

Nel fine settimana i partecipanti al mercato si sono concentrati sull'improvviso scoppio della guerra in Israele e, alla riapertura dei mercati, il dibattito è già in corso.
Per Bitcoin, tuttavia, gli eventi in corso non hanno ancora prodotto una reazione tangibile, come dimostrano i dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
La quotazione di BTC è centrata sui 28.000$ da venerdì, con tale livello che resta fondamentale per i trader che sperano in un recupero del supporto.

Grafico orario di BTC/USD. Fonte: TradingView

"Non è successo niente di speciale questo fine settimana", riassume Daan Crypto Trades su X (ex Twitter) durante la chiusura settimanale.

"Mi aspetto che presto i volumi aumentino un po', ma in definitiva dovremmo rimanere in bilico intorno a questa fascia di prezzo fino a quando i futures non riapriranno stasera".

Un ulteriore post sottolinea inoltre che Bitcoin non ha ancora sfondato in modo decisivo la media mobile a 200 settimane (MA), che al momento in cui scriviamo si trova a 28.176$.
Analizzando il grafico a 4 ore, il popolare trader Skew ha descritto la performance di BTC come "illiquida e choppy".

$BTC 4H
Questi wick indicano chiaramente l'illiquidità e l'incertezza delle quotazioni.

"La bull flag di Bitcoin è ancora in gioco, ma ci sta mettendo troppo tempo a svilupparsi", prosegue il collega Jelle, allargando il campo alle performance mensili.

"Ottobre è generalmente il mese più rialzista dell'anno, quindi mi aspetto ancora una rottura al rialzo".
Grafico bisettimanale commentato di BTC/USD. Fonte: Jelle/X

Il conflitto torna al centro dell'attenzione dei crypto operatori

Per quanto riguarda i fattori scatenanti dei prezzi, tuttavia, il conflitto in corso in Israele ha indotto gli operatori del mercato di Bitcoin e delle criptovalute ad ipotizzare che una maggiore volatilità debba ancora manifestarsi.
Memore della reazione di Bitcoin alla guerra in Ucraina a febbraio 2022, Jelle si è mostrato cauto su ciò che potrebbe accadere prossimamente su BTC/USD.
"Tutto ciò che so è che la guerra in Ucraina ha innescato una candela ribassista dell'8%, erosa nel giro di un giorno", spiega parte del commento condiviso su X.
Mike McGlone, senior macro strategist di Bloomberg Intelligence, ha descritto Bitcoin come una "inclinazione al rischio" tra i trader.
"Il mio punto di vista è che la media mobile a 100 settimane, inclinata verso il basso, probabilmente vincerà la battaglia contro la media a 50 settimane, in tendenza verso l'alto. L'impennata del #crudeoil è un fattore di pressione sulla liquidità", annota l'8 ottobre.

BTC/USD contro i futures sui Fed fund con MA a 50 e 100 settimane. Fonte: Mike McGlone/X

In quel momento, le MA a 100 e 50 settimane erano rispettivamente a 28.938 e 24.890$.
McGlone ha menzionato un fenomeno macroeconomico in atto, con l'oro in rialzo dell'1% in giornata e il Brent in rialzo del 3,25% in vista dell'apertura di Wall Street.
"I mercati hanno reagito in modo piuttosto difensivo", commenta Skew, rilevando la rinnovata forza dell'indice del dollaro statunitense (DXY), che guadagna lo 0,4%.
La scorsa settimana il DXY ha toccato i livelli più alti da fine 2022.

Grafico orario di DXY. Fonte: TradingView

Il CPI guida la "grande settimana per l'inflazione"

Negli Stati Uniti l'attenzione si concentra sui dati macroeconomici della settimana, con in testa il rapporto CPI di settembre.
Dopo che la scorsa settimana i dati sull'occupazione hanno evidenziato una tenuta dei livelli occupazionali nonostante le manovre anti-inflazionistiche della Fed, Bitcoin ha subito un breve ribasso a causa dei timori che i funzionari potessero attuare un ennesimo rialzo dei tassi d'interesse, mettendo ulteriormente sotto pressione la liquidità.
Sebbene BTC/USD abbia recuperato, questi timori rimangono.
"Un buon dato relativo al CPI giovedì potrebbe offrire la possibilità di uscire da questo intervallo, mentre un CPI scottante ci spingerebbe di nuovo verso i minimi dell'intervallo con la premessa che la FED potrebbe essere costretta ad aumentare i tassi di interesse", recita parte dell'analisi del fine settimana del popolare opinionista CrypNuevo.

Grafico delle probabilità dei tassi target della Fed. Fonte: CME Group

Stando ai dati del FedWatch Tool del CME Group, i mercati scommettono sempre più sul mantenimento dei tassi ai livelli attuali nel giorno della decisione, prevista per il 1° novembre.
Al di là del CPI, questa settimana verrà pubblicato l'indice dei prezzi alla produzione (PPI), oltre a ulteriori richieste di sussidi per i disoccupati e a un totale di 12 interventi della Fed. L'11 ottobre saranno inoltre resi noti i verbali della riunione della Fed relativa alla precedente decisione sui tassi.

Eventi chiave della settimana:
1. Inflazione PPI di settembre - mercoledì
2. Verbali della riunione della Fed - mercoledì
3. Inflazione CPI di settembre - giovedì
4. Rapporto mensile dell'OPEC - Giovedì
5. Dati sulle richieste di disoccupazione - giovedì
6. Totale di 12 eventi della Fed
Settimana importante per l'inflazione e la Fed.

"Settimana fondamentale per l'inflazione e la Fed", sintetizza la risorsa di analisi finanziaria The Kobeissi Letter su X.

"Inoltre, i mercati reagiranno alle tensioni geopolitiche di questo fine settimana. La volatilità è la nuova normalità".

Il segnale NVT raggiunge i massimi dal 2018

Per quanto riguarda Bitcoin, il segnale network value to transaction (NVT) è in testa alla volatilità dei parametri on-chain all'inizio della settimana.
L'NVT, che il suo creatore, Dmity Kalichkin, descrive come un "rapporto di redditività" per Bitcoin, tenta di stimare i massimi e i minimi dei prezzi locali di BTC confrontando il capitale di mercato con i valori delle transazioni giornaliere effettuate on-chain.
Gli ultimi dati forniti dalla società di analisi on-chain Glassnode mostrano come l'NVT abbia raggiunto i livelli più elevati degli ultimi cinque anni: oltre 1.750 e ben oltre la sua quota di inizio 2023.

Grafico del segnale NVT di Bitcoin. Fonte: Glassnode/X

L'NVT è stato sottoposto a varie revisioni negli ultimi anni, in quanto le dinamiche dell'offerta di BTC richiedono diversi dati di riferimento per determinare i top di prezzo.
"Se il trend verso le side-chain e le transazioni private dovesse continuare, possiamo attenderci che sempre meno transazioni saranno catturate nei dati pubblici on-chain (riducendo il valore relativo della "T" in NVT)", spiega Charles Edwards, fondatore del fondo quantitativo di Bitcoin e asset digitali Capriole Investments, in parte della sua ricerca del 2019.

"Ciò potrebbe far sì che l'intervallo del fair value NVT aumenti con il tempo".

Analizzando l'impennata dell'NVT, la piattaforma di intelligence del mercato delle criptovalute IntoTheBlock ha ipotizzato che sia rappresentativa di una metamorfosi più ampia.
"La lente attraverso la quale osserviamo il valore di Bitcoin sta mutando", scrive nel fine settimana.

"Il valore e il volume delle transazioni erano un tempo i parametri di riferimento. Tuttavia, i recenti picchi nei rapporti NVT indicano che il valore di Bitcoin si sta muovendo indipendentemente dall'utilità delle transazioni, suggerendo il suo ruolo crescente come riserva di valore".

Né timoroso, né avido

Fornendo una visione fugace del sentiment del mercato delle criptovalute, il classico Crypto Fear & Greed Index riflette una generale aria di indecisione.

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L'investitore medio è piuttosto ambivalente nei confronti del mercato, come dimostra il fatto che l'Indice si mantiene saldamente nel suo territorio "neutrale".
Alla data odierna, il Fear & Greed si attesta a 50/100, esattamente a metà della sua scala tra i due estremi del sentiment.
Allargando il campo, gli ultimi mesi hanno rappresentato alcune delle condizioni di minore volatilità mai registrate.
"Sapete come funziona, comprerò in massa quando scenderemo a Paura estrema, con Bitcoin a 20.000$", commenta il popolare trader Crypto Tony, reagendo agli ultimi dati.

"Forse ci vorrà un po' di tempo, ma credo che il Q1 / Q2 2024 sarà il momento giusto. Se vedrò un cambiamento di tendenza, rivaluterò il tutto".

Crypto Tony riferisce che BTC/USD tornerà a 20.000$ per un ultimo test prima di espandersi più in alto a seguito del dimezzamento della sovvenzione dei blocchi del 2024.

Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me

Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.

Traduzione a cura di Walter Rizzo