Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana ancora in lotta con il supporto a 20.000$, mentre il mercato registra una settimana di gravi perdite.

Ciò che sembrava impossibile solo poche settimane fa è ormai una realtà: 20.000$ – il massimo storico dal 2017 al 2020 – torna a dare agli investitori un malinconico senso di déjà vu.

Durante il fine settimana, Bitcoin è sceso fino a 17.600$ e la tensione è palpabile, in vista delle contrattazioni odierne di Wall Street.

Sebbene le perdite di prezzo di BTC siano statisticamente già avvenute in passato – anche più in basso – le preoccupazioni per la stabilità della rete si amplificano, con un'attenzione particolare rivolta ai miner.

Se a ciò si aggiunge il consenso sul fatto che i mercati macro probabilmente non hanno toccato il minimo, diventa comprensibile il motivo per cui il sentiment nei confronti di Bitcoin e delle criptovalute è ai minimi storici.

Analizziamo insieme alcune delle principali aree di interesse per gli hodler relative alla price action di Bitcoin nei prossimi giorni.

Bitcoin recupera 20.000$ sul grafico settimanale

Siglando i 20.580$, l'ultima chiusura settimanale di Bitcoin avrebbe potuto essere decisamente peggiore: la criptovaluta più capitalizzata è riuscita a mantenere un livello di supporto chiave almeno sui timeframe settimanali.

Il wick al di sotto di ulteriori 2.400$, tuttavia, ed una sua possibile conferma potrebbe acuire il dolore per chi scommette sui 20.000$, livello che costituisce un'area di prezzo significativa.

Durante la notte, BTC/USD ha raggiunto i massimi di 20.629$ su Bitstamp prima di tornare a consolidare immediatamente sotto la soglia dei 20.000$, indicando che la situazione rimane precaria sui timeframe inferiori.

Penso che i prezzi dovrebbero salire molto ora, punendo i seller in preda al panico e i venditori forzati. È necessario recuperare almeno la metà del calo di due venerdì fa (giorno del CPI). Voglio vedere una rapida reazione al rialzo da qui ai prossimi due giorni. I migliori rally sono quelli che non consentono ai ritardatari di entrare.

Mentre alcuni auspicano una ripresa immediata, l'umore generale tra gli analisti rimane di un più cauto ottimismo.

"Durante il fine settimana, mentre i circuiti fiat sono chiusi, $BTC è sceso con volumi ad un minimo di 17.600$, con un calo di quasi il 20% rispetto a venerdì. Sembra che un venditore forzato abbia innescato una corsa agli stop", ha sostenuto Arthur Hayes, ex-CEO della piattaforma di trading di derivati BitMEX, in un thread su Twitter condiviso il 2 giugno.

Hayes ha ipotizzato che la ripresa sia avvenuta non appena le vendite forzate sono terminate, ma è possibile che si verifichino altre pressioni da parte dei venditori.

"È già finita... non saprei", si leggeva in un altro post:

"Ma per chi è abile nell'acchiappare i coltelli, potrebbero esserci ulteriori opportunità di acquistare monete da chi è costretto a battere ogni bid, a prescindere dal prezzo".

Il ruolo dei crypto hedge fund e dei relativi veicoli di investimento nell'esacerbare la debolezza del prezzo di BTC è diventato un argomento di discussione fondamentale dopo l'implosione di Terra verificatasi a maggio. Con Celsius, Three Arrows Capital e altri aggiunti al caos, le liquidazioni forzate derivanti dai minimi pluriennali potrebbero essere necessarie per stabilizzare il mercato a lungo termine.

"Bitcoin non ha finito di liquidare i grandi operatori", ha sostenuto l'investitore Mike Alfred il 18 giugno:

"Lo porteranno ad un livello che causerà il massimo danno agli operatori più sovraesposti, come Celsius, e poi improvvisamente rimbalzerà e salirà una volta che quelle aziende saranno completamente cancellate. Una storia vecchia come il mondo".

Per alcuni, i 16.000$ sono ancora un obiettivo plausibile, che di per sé equivale ad un ribasso del 76% rispetto ai massimi storici di Bitcoin di novembre 2021. Come riportato da Cointelegraph, le stime attualmente si aggirano intorno agli 11.000$, al -84,5%.

"I 31-32.000$ sono stati rotti ed usati come resistenza. Lo stesso sta accadendo a 20-21.000$. Obiettivo principale: 16-17.000$, in particolare 16-16.250$", riassume il popolare account Twitter Il Capo di Crypto.

Ha inoltre descritto i 16.000$ come un "forte magnete".

Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Azioni e obbligazioni non hanno "nessun posto dove nascondersi"

Alla data odierna, le scarse prospettive per i titoli azionari prima dell'apertura di Wall Street, invece, offrono poche prospettive di rialzo per BTC.

Come evidenziato dall'analista e commentatore Josh Rager, la correlazione tra Bitcoin e titoli azionari rimane in pieno vigore.

I futures azionari sono in calo

Pertanto $BTC segue

 

Buongiorno,

Sto osservando se $BTC può effettivamente muoversi verso l'alto sopra i 21.000$ o se è solo un rifiuto dal supporto precedente.

Credo che i futures azionari possano essere ancora aperti durante le vacanze negli Stati Uniti, quindi non sono sicuro di come il prezzo di BTC sarà influenzato ad inizio settimana.

Buona domenica

Le stelle sembrano allinearsi a favore dei ribassisti. A livello globale, le azioni stanno preparando il loro "peggior trimestre di sempre", secondo i dati aggiornati al 18 giugno, con i mercati delle criptovalute che offrono agli investitori un assaggio della realtà con mesi di anticipo.

Non ci si può nascondere: le azioni e le obbligazioni sono sulla buona strada per registrare il loro peggior trimestre di sempre. Nel frattempo, anche i mercati del credito hanno subito un duro colpo. #Bitcoin ha perso oltre due terzi del suo valore da quando ha toccato un massimo di quasi 70.000$ a novembre (via BBG)

Di conseguenza, sembra che l'unico attore del mercato in grado di invertire il trend sia la banca centrale, in particolare la Federal Reserve.

La stretta monetaria, sostengono alcuni, non può durare a lungo: l'impatto negativo costringerà la Fed a ricominciare ad espandere l'offerta di dollari statunitensi. Questo, a sua volta, farebbe rifluire la liquidità verso gli asset di rischio.

Si tratta di una prospettiva condivisa anche dalla stessa Fed, nel caso in cui gli Stati Uniti dovessero andare incontro a una recessione, eventualità che ha un'alta probabilità di verificarsi, a seconda dell'interpretazione dei recenti commenti della Fed.

Riferendosi all'ambiente accomodante con tassi ultra-bassi, il governatore della Fed Christopher J. Waller ha dichiarato in un intervento del 18 giugno:

"Spero che non avremo mai altri due anni come il 2020 e il 2021, ma a causa del contesto di bassi tassi di interesse che ci troviamo ad affrontare, credo che anche in una tipica recessione ci sia una discreta possibilità di prendere in considerazione in futuro decisioni politiche simili a quelle prese negli ultimi due anni."

Nel frattempo, tuttavia, la politica impone un aumento dei tassi, fattore scatenante dell'aumento delle perdite degli asset di rischio annunciato dalla Fed all'inizio del mese.

I miner non sono disposti a capitolare

Chi sta vendendo BTC ai livelli più bassi da novembre 2020?

I dati on-chain hanno monitorato gli investitori che contribuiscono alla pressione di vendita, alcune forzate, altre volontarie.

Diversi miner, che potrebbero operare in perdita, sono passati da acquirenti a venditori, arrestando una tendenza pluriennale di accumulo.

"Questa settimana, i miner hanno speso circa 9.000 $BTC dalle loro tesorerie, e detengono ancora circa 50.000 $BTC", ha confermato il 19 giugno la società di analisi on-chain Glassnode.

Il costo di produzione dei miner, malgrado ciò, è difficile da calcolare con esattezza, e le diverse configurazioni affrontano condizioni e spese di attività drasticamente diverse. Per tale motivo, molti potrebbero essere ancora in attivo anche ai prezzi attuali.

Il Bitcoin è ora al di sotto del costo elettrico.

Il miner medio sta affrontando un grave stress.

 

Bitcoin non è al di sotto dei costi elettrici, soprattutto per i miner su larga scala, dove i costi marginali sono più vicini a 10.000 che a 20.000$. Da @GalaxyDigitalHQ

I dati di BTC.com, nel frattempo, forniscono notizie sorprendenti. La difficoltà di rete di Bitcoin non presuppone una diminuzione, come già visto durante l'esodo dei miner. Al contrario, questa settimana è prevista una correzione al rialzo.

La difficoltà consente alla rete Bitcoin di adattarsi alle mutevoli condizioni economiche ed è la spina dorsale del suo algoritmo proof-of-work, unico nel suo genere. Se i miner abbandonano a causa della mancanza di redditività, la difficoltà diminuisce automaticamente per abbassare i costi e rendere l'attività di mining più incentivante.

Finora, di conseguenza, i miner sono rimasti operativi.

Allo stesso modo, l'hash rate, pur scendendo dai massimi storici, rimane al di sopra di una stima di 200 esahash al secondo (EH/s). La potenza hardware dedicata al mining è quindi a livelli simili a quelli precedenti.

Panoramica dei fondamentali del Bitcoin network (screenshot). Fonte: BTC.com

Venditore o hodler, i Bitcoiner registrano perdite "enormi"

Nel complesso, sia i grandi che i piccoli investitori che non sono riusciti a superare la tempesta hanno subito perdite "massicce" al momento della vendita, secondo Glassnode.

"Se valutiamo il danno, possiamo osservare che quasi tutte le tipologie di wallet, dagli Shrimp alle Whale, riportano adesso perdite non realizzate, peggiori di quelle di marzo 2020", riportano i ricercatori condividendo un grafico che mostra quanto sono scese le partecipazioni in BTC rispetto al cost basis:

"La tipologia di wallet meno redditizia detiene 1-100 $BTC e ha perdite non realizzate pari al 30% del Market Cap".
Grafico del profitto/perdita netto non realizzato (NUPL) di Bitcoin. Fonte: Glassnode/ Twitter

Le cifre indicano uno stato di panico anche tra gli investitori più esperti, un fenomeno probabilmente sorprendente data la storica volatilità di Bitcoin.

Un'occhiata all'indicatore HODL Waves, che raggruppa le monete in base a quanto tempo fa si sono mosse per l'ultima volta, ha registrato le vendite e gli acquisti.

Tra il 13 e il 19 giugno, la percentuale dell'offerta complessiva di BTC mossa l'ultima volta tra un giorno e una settimana prima, è passata dall'1,65% a quasi il 6%.

Grafico delle HODL Waves di Bitcoin (screenshot). Fonte: Unchained Capital

Il sentiment sfiora i minimi storici

Già "paragonabile ad un funerale" a dicembre 2021, il sentiment del mercato delle criptovalute ha superato se stesso.

Stando al Crypto Fear & Greed Index, l'investitore medio è ora più timoroso che durante qualsiasi altro momento della storia del settore.

Il 19 giugno l'indice, che utilizza un paniere di fattori per calcolare il sentiment generale, è sceso ad un minimo quasi record di appena 6/100, in piena "paura estrema".

La chiusura settimanale ha migliorato solo marginalmente la situazione con l'indice che ha aggiunto tre punti, rimanendo ancora a livelli che storicamente hanno segnato i minimi del bear market di Bitcoin.

Solo ad agosto 2019 il Fear & Greed ha registrato un punteggio inferiore.

Crypto Fear & Greed Index (screenshot). Fonte: Alternative.me

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.