Secondo un analista citato in un articolo del Wall Street Journal, i 145 milioni di dollari apparentemente bloccati all'interno del cold wallet di QuadrigaCX potrebbero non esistere affatto.

A dicembre dello scorso anno Gerald Cotten, fondatore dell'exchange canadese di criptovalute QuadrigaCX, è improvvisamente deceduto. L'uomo era tuttavia l'unica persona a poter accedere ai fondi della piattaforma, e prima di morire non ha lasciato alcun documento che consentisse di identificare le password dei portafogli. Questo incidente potrebbe aver irrimediabilmente compromesso il denaro di oltre 100.000 clienti.

La morte di Cotten ha scatenato le polemiche della comunità delle criptovalute: qualcuno crede infatti che il CEO abbia soltanto finto il proprio decesso per fuggire con i soldi. Questa settimana è tuttavia apparso un presunto certificato di morte, pubblicato dal Dipartimento di Economia e Statistica del governo di Rajasthan: pare che l'uomo sia effettivamente scomparso in data 9 dicembre.

Questo non sembra aver convinto James Edwards, un analista che ha pubblicato la propria ricerca su Zerononcense. Dopo aver esaminato le transazioni pubbliche di QuadrigaCX, non ha trovato alcuna prova che l'azienda fosse realmente in possesso dei wallet in questione. 

Molti altri esperti del mondo delle criptovalute hanno espresso il proprio scetticismo sulla vicenda. Secondo Max Galka, CEO di Elementus Group, "è molto probabile che questi cold wallet non esistano affatto".

Jesse Powell, CEO dell'exchange Kraken, ha invece scritto su Twitter che l'intera storia sembra "bizzarra e, francamente, poco credibile". Anche Changpeng Zhao, CEO della piattaforma di scambio Binance, ha commentato che a suo parere "c'è sotto qualcosa di losco".