Le autorità cinesi hanno arrestato quindici uomini sospettati di aver corrotto diversi amministratori di internet café per minare criptovalute.

Secondo quanto riportato da 8BTC il 3 settembre, la polizia di Henyang, una città nella provincia dello Hunan situata nella Cina centro-meridionale, ha arrestato gli uomini per cryptojacking. I criminali avrebbero corrotto più di 9.000 amministratori di internet point.

Le criptovalute minate dai sospettati nel periodo marzo - luglio 2019 sono state vendute per oltre cento milioni di yuan (circa 14 milioni di dollari). Secondo un rapporto ricevuto dalla polizia locale, molti degli internet café erano stati infettati da un malware che minava criptovalute.

Dalle indagini preliminari è emerso che il malware è stato sviluppato da una compagnia di telecomunicazioni con sede in Zhengzhou, gestita da un certo Zhang.

Zhang è sospettato di aver corrotto personalmente gli amministratori degli internet café per fargli installare il malware sui loro computer. Tutti i 15 complici sono ora sotto arresto, e le indagini sono ancora in corso.

Non è il primo arresto associato al mining

A luglio, la polizia cinese ha anche arrestato 22 sospettati coinvolti in attività di mining, che rubarono elettricità per circa 3 milioni di dollari.

Come segnalato da Cointelegraph ad agosto, la società di cybersecurity McAfee Labs ha rilevato un aumento del 29% nei fenomeni di cryptojacking e ransomware nel primo trimestre del 2019.