La trasparenza è uno degli aspetti più interessanti delle criptovalute, nonché una delle caratteristiche che più ha attirato i primi sostenitori del Bitcoin (BTC). La tecnologia blockchain rende accessibili a chiunque tutte le informazioni associate al funzionamento della rete: indirizzi, transazioni, fee pagate e altri dettagli relativi all’utilizzo di multisig e di SegWit. 

I 15 indirizzi Bitcoin più ricchi sono sempre stati al centro dell'attenzione per diversi motivi. Alcuni ricercatori di crypto scrutano abitualmente gli address più capienti alla ricerca di tracce lasciate dal creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto. Altri studiano i dati per tracciare le manovre delle whale e prevedere le manipolazioni del mercato che potrebbero tradursi in oscillazioni del prezzo di Bitcoin. 

Questi indirizzi hanno persino attirato l'attenzione di agenzie governative, come l'Internal Revenue Service degli Stati Uniti ed il Dipartimento del Tesoro. 

Ed infatti, sono state costituite intere società specializzate nell'ottenere ulteriori informazioni sugli indirizzi crypto: non è un segreto che l'Internal Revenue Service degli Stati Uniti abbia stretto accordi con Chainalysis e Integra FEC, due compagnie specializzate nel tracciamento delle transazioni crypto.

Più recentemente, sotto la guida del Segretario Steven Mnuchin, il Dipartimento del Tesoro sta valutando se sia o meno necessario imporre ulteriori regole sui wallet self-hosted: qualora fossero approvate, queste modifiche sottolineerebbero ulteriormente l'importanza della privacy per i partecipanti al mercato crypto. 

Un indirizzo non equivale sempre ad un singolo soggetto 

Top 15 indirizzi Bitcoin. Fonte: bitinfocharts.com 

Come mostra la tabella qui sopra, i 15 indirizzi principali detengono 1,07 milioni di BTC, ovvero il 5,7% del supply totale. All'attuale livello di prezzo di circa 30.000$, tale cifra equivale a oltre 30 miliardi di dollari. Anche se si tratta senza dubbio di una grande quantità di Bitcoin, vale la pena di notare che il volume aggregato di BTC scambiati sugli exchange spot supera i 5 miliardi di dollari al giorno. 

La data di deposito iniziale di un indirizzo non significa che il soggetto che lo possiede abbia acquistato le sue prime monete quel giorno. I BTC potrebbero essere stati inviati da un altro indirizzo appartenente alla stessa persona. Pertanto, le date che mostrano come i primi fondi siano stati inviati a 11 indirizzi a partire dal 2018 non provano che i detentori di tali indirizzi siano nuovi del settore

Bisogna anche sottolineare che nessuno dei 15 indirizzi più importanti è ritenuto essere il patrimonio di Satoshi. Il ricercatore Sergio Lerner ha dimostrato che i blocchi estratti da Nakamoto contengono modelli unici noti come "modelli di Patoshi". Anche se i BTC minati non sono mai stati spostati, non sono stati assegnati ad un singolo indirizzo. 

I primi 100 indirizzi detengono il 15,7% dell'offerta totale, il che è impressionante rispetto al livello di distribuzione visto nei mercati tradizionali. Ad esempio, i primi 20 fondi che possiedono azioni PayPal detengono complessivamente il 19,7% del supply totale. 

Cinque dei 15 indirizzi più capienti appartengono a vari exchange, il che indica che l'apparente concentrazione non può essere attribuita alle whale. Inoltre, alcuni soggetti tendono anche ad accumulare BTC per numerosi clienti in wallet distribuiti su più indirizzi con grandi somme. 

Gli indirizzi in cima alla classifica sono recenti e non usano SegWit 

Otto dei 15 indirizzi più importanti non hanno mai ritirato un solo satoshi. Escludendo i cinque che sappiamo appartenere agli exchange, solo il 20% di loro ha mai spostato le proprie monete. Questo indica una forte prevalenza di holders molto convinti. 

Inoltre, undici dei primi 15 indirizzi sono stati utilizzati per la prima volta meno di tre anni fa: ci sono varie possibili spiegazioni a questo dato, tra cui il miglioramento delle misure di sicurezza, un cambio del soggetto custode o diverse strutture di proprietà. 

Solo due dei primi 15 indirizzi (e tre dei primi 200) sono compatibili con Bech32 SegWit, sistema che può ridurre notevolmente le transaction fee. Ciò indica che gli utenti sono scettici in merito ai cambiamenti nonostante l’evidente vantaggio di avere transazioni più economiche. Ancora più interessante è il fatto che il cold wallet di Bitfinex, al secondo posto della lista, è l'unico che abbia mai registrato una transazione in uscita.

Alcuni indirizzi misteriosi continuano ad accumularsi 

Il terzo address più ricco è un po' un mistero, in quanto contiene 94.506 BTC, mai spostati. Nel settembre 2019 questo particolare indirizzo è salito alle luci della ribalta, quando Glassnode ha riferito che 73.000 BTC presenti nel wallet provenivano da Huobi.

Molti analisti hanno suggerito che queste monete fossero collegate allo schema Ponzi di Plustoken, ma tali voci si sono rivelate errate dopo che il 19 novembre la polizia cinese ha sequestrato 194.775 BTC.

A parte il quarto maggiore address, che contiene 79.957 BTC sin dal marzo 2011, solo 20 dei 300 indirizzi più importanti hanno più di nove anni. Anche se nessuno può provare che questi fondi siano andati perduti, la maggior parte degli analisti lo suppone. 

Queste monete ammontano a 313.013 BTC, e solo un indirizzo ha fatto una transazione in uscita sin dalla sua creazione. Quindi, a parte i 9.000 BTC di F2Pool detenuti all'indirizzo 1J1F3U7gHrCjsEsRimDJ3oYBiV24wA8FuV, ci sono ottime probabilità che i fondi degli altri indirizzi siano effettivamente stati persi. 

Il saldo dell’indirizzo 1P5ZEDWTKTKTFGxQjZphgWPQUpe554WKDfHQ Fonte: bitinfocharts.com 

L'address al quinto posto è stato creato nel febbraio del 2019 e, in origine, era l'81° indirizzo più grande. Da allora ha continuato regolarmente a crescere, aggiungendo quantitativi variabili di Bitcoin , da un minimo di 1 BTC nel dicembre 2019 fino a ben 4.100 in un'unica transazione nel giugno 2019. Nonostante sia un grande holder, questo detentore ha effettuato sette transazioni, che vanno da 786 BTC a 3.000 BTC. Forse anche le whale devono pagare le bollette.  

Ci sono precisamente 100 indirizzi, utilizzati per la prima volta tra il 30 novembre 2018 e il 18 dicembre 2018, che contengono circa 8.000 BTC o 12.000 BTC ciascuno. Si ritiene che siano riconducibili all’exchange Coinbase: secondo chain.info, i fondi in essi contenuti sarebbero pari al 96% del cold wallet della società. 

La nuova teoria: il whale local top 

Ogni investitore ha la sensazione che l'arrivo di nuove whale sia un segnale fondamentale per un rally sostenuto, anche se finora non ci sono mai state prove concrete di questa correlazione. 

C'è un flusso costante di nuovi indirizzi che entrano nella Top 300. Per esempio, 16 di loro hanno ricevuto i loro primi depositi negli ultimi 30 giorni. Ancora una volta, non si tratta necessariamente di nuovi partecipanti al mercato, ma di un indirizzo che riceve i suoi primi BTC. 

Anche se non è comune, a volte si verificano lacune di 50 o più giorni senza che nessun nuovo address entri in Top 300. Probabilmente non è una coincidenza che questi periodi di solito segnino la fine dei periodi di rally.

Prezzo della coppia BTC/USD su Coinbase, inizio 2020. Fonte: TradingView

Nessuno dei 300 indirizzi più grandi è stato utilizzato tra il 28 novembre 2019 e il 9 febbraio 2020, finestra temporale in cui BTC è cresciuto del 35%. Stranamente, il mercato è poi crollato del 52% nei 32 giorni successivi. 

Prezzo della coppia BTC/USD su Coinbase, 2017. Fonte: TradingView

Una cosa simile è avvenuta tra il 18 ottobre 2017 e l'11 dicembre 2017. Durante questo periodo BTC si è apprezzato del 193%, ma non c’era alcun nuovo indirizzo nella Top 300. Di nuovo, nei 36 giorni successivi, si è verificato un calo del prezzo del 34%. 

Prima di allora, tra il 20 aprile ed il 7 luglio del 2017, non era stato aperto nessuno dei 300 address più capienti. Nel frattempo, BTC crebbe del 111%, mentre nei nove giorni successivi crollò del 24%. 

Finora la storia ha dimostrato che la teoria delle whale ha un fondo di verità: ci sono rally prolungati quando nella Top 300 ci sono pochi nuovi indirizzi, in quanto ciò indica che i detentori precedenti stanno accumulando asset. D'altra parte, le nuove whale potrebbero essere guidate dalla FOMO, che di solito indica i top locali. 

Pertanto, ha senso monitorare i maggiori address ed i dati on-chain, se si vogliono valutare le potenziali correzioni. 

Ogni volta che sugli exchange ci sono depositi consistenti, potrebbero apparire dei grandi ordini di vendita, quindi questo viene considerato un segnale ribassista dai trader. Questi movimenti vengono poi confrontati con i picchi del prezzo di BTC, nel tentativo di trovare una qualche correlazione tra le transazioni svolte dalle whale. 

Quando il mercato è in crescita ed i miner, di conseguenza, riducono le vendite, gli analisti si aspettano una correzione del prezzo, una volta che le monete riprendono a muoversi. Per chiarire, sono circa 6.300 a settimana i Bitcoin che dovrebbero essere assorbiti dal mercato per evitare un impatto negativo dei prezzi. 

Ora che gli investitori istituzionali sono arrivati nel mercato, i piccoli speculatori monitoreranno con attenzione se i grandi player continueranno ad acquistare quasi tutti i nuovi BTC anche nel 2021.  

Il nuovo anno sembra piuttosto rialzista per il mercato crypto, ma bisogna considerare sempre incombente la minaccia di una regolamentazione aggressiva da parte dei governi, che potrebbe innescare un crollo del settore. Questo significa che anche nel 2021 sarà importante, per gli investitori esperti, seguire i primi 15 indirizzi Bitcoin e i movimenti delle crypto whale

I punti di vista e le opinioni espresse nel presente articolo sono esclusivamente ascrivibili all'autore e non riflettono necessariamente il punto di vista del Cointelegraph. Ogni investimento e mossa di trading comporta dei rischi. Quando si prende una decisione, è necessario condurre delle ricerche personali.