Quasi la metà dei russi ha sentito parlare di criptovalute, e il 13% sostiene di sapere cosa sono: è quanto emerge da un sondaggio pubblicato dalla società di ricerca Romir il 7 agosto.

Romir ha chiesto a 1.500 residenti Russi quali fossero le loro conoscenze sulle criptovalute e se avessero in programma di avere a che fare con l'industria.

La società ha rilevato che il 44% degli intervistati ha sentito parlare delle criptovalute, il 13 percento ha dichiarato di avere una buona conoscenza sull'argomento, e il 56% era totalmente ignaro del significato del termine.

Inoltre, il 31% degli intervistati ha risposto di "poter immaginare cosa siano le criptovalute, senza però capire esattamente come funzionino".

La Russia sta per formalizzare il suo approccio normativo a vari aspetti del fenomeno criptovalute, tra cui tassazione, mining, ed exchange.

Dopo anni di segnali contrastanti da parte dei legislatori, in particolare sulla legalità del Bitcoin (BTC), quest'anno è passata la prima lettura di un insieme di proposte riguardanti le criptovalute e la tecnologia blockchain. Il governo russo deve però ancora approvare tali statuti come legge.

Il presidente di Romir Andrey Milyokhin ha osservato che i risultati del sondaggio "sono la prova che le criptovalute non costituiscono ancora uno strumento finanziario significativo":

"Inoltre, la società russa, essendo rimasta scottata in passato da diversi schemi che promettevano guadagni facili, in questo caso sta dimostrano uno scetticismo abbastanza salutare."

Il sondaggio ha anche rilevato una correlazione tra reddito e conoscenza delle criptovalute: le persone con redditi inferiori tendono ad essere più informati sulle valute virtuali.

A gennaio, un altro sondaggio condotto dal Russian Public Opinion Research Center (VCIOM) ha rilevato che più del 56% dei Russi ha sentito parlare del Bitcoin, osservando che il 74% dei residenti di Mosca è a conoscenza delle criptovalute.