Secondo il trader conosciuto con lo pseudonimo di CL, una whale di Bitcoin (BTC) ha piazzato uno short da 100 milioni di dollari su Bybit. Vari dati on-chain, durante la scorsa settimana, sembravano indicare che i grandi detentori volessero iniziare a vendere.
Anche se l'hype per Bitcoin rimane forte, ci sono molte ragioni che rendono 16.000$ un livello di prezzo molto attraente per i venditori.
A 16.000$ il mercato è molto liquido, soprattutto perché si tratta di una soglia di resistenza notevole. La domanda per l'asset, però, è rimasta relativamente alta, come dimostrano gli afflussi di stablecoin. Quindi, l’equilibrio tra acquirenti e venditori rende i 16.000$ un'area con un'elevata liquidità, il che è positivo per chi desidera vendere.
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Le whale stanno guadagnando molto
Il 15 novembre, un trader ha venduto aggressivamente Bitcoin su Bybit: i flussi di dati mostrano che per diverse ore consecutive ci sono stati ordini di vendita per un valore medio di circa 3,5 milioni di dollari. A fronte di questo dato, CL ha suggerito due possibili scenari futuri.
Il primo prevede che il venditore venga travolto e si verifichi uno squeeze, che di conseguenza potrebbe causare un aumento del prezzo di BTC. L’altra possibilità è che il trader potrebbe continuare ad esercitare una pressione di vendita su BTC. CL ha scritto:
"Circa 2 ore fa, qualcuno ha venduto quasi 100 milioni di dollari di Bitcoin su Bybit, un terzo delle vendite sono aperte. Personalmente sono piuttosto curioso di vedere cosa succederà: questo venditore/shorter sarà travolto, oppure verrà lasciato libero?"
Nel frattempo, altri grandi exchange hanno segnalato depositi considerevoli nelle ultime 24 ore: lo statunitense Gemini, secondo dati di CryptoQuant, ha ricevuto un deposito di 9.000 BTC.
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Le whale di solito si avvalgono di exchange con una rigorosa conformità normativa e forti misure di sicurezza, quali ad esempio Coinbase e Gemini.
Commentando il grande deposito di Bitcoin su Gemini, che attualmente vale circa 143 milioni di dollari, un ricercatore conosciuto come "Blackbeard" ha dichiarato che è il momento di essere prudenti.
È solo volatilità del fine settimana?
Come ha osservato CL, l'attuale struttura del mercato di Bitcoin è diversa dal ciclo precedente. Ad esempio, quando BTC era a 16.000 dollari nel 2017, il mercato era surriscaldato da un'estrema volatilità. Il trader ha dichiarato:
"Nel 2017, quando siamo passati da 10.000 a 15.000 e poi a 20.000$, i future settimanali su OKEx erano scambiati in contango da 1000$. Ora abbiamo prodotti trimestrali venduti a soli 100$ in più."
Questa volta la crescita sembra essere più sostenibile e graduale: negli ultimi sei mesi Bitcoin ha continuato a fare piccoli passi in avanti, piuttosto che muoversi con improvvisi picchi. Così facendo, BTC ha registrato un rialzo, seguito da un consolidamento, e così via.
Come riportato da Cointelegraph durante il mese di novembre, vari dati, tra cui Google Trends, mostrano che c'è ancora poco interesse da parte degli investitori retail, a differenza di quanto avvenuto alla fine del 2017. D'altra parte, ci sono prove sempre più evidenti che Wall Street stia iniziando ad investire pesantemente in BTC.
Tutto ciò premesso, ci sono vari elementi per sostenere che la fase rialzista in corso sia fondamentalmente diversa da quella del 2017, nonostante secondo alcuni indicatori ci troviamo in una fase di "estrema avidità" del mercato. In particolare, il supply disponibile è diminuito a causa del recente halving, così come nell’ultimo anno sono nettamente calate le riserve disponibili sugli exchange.
Anche i tassi di finanziamento dei future Bitcoin sono neutri, intorno allo 0,01%, il che significa che il mercato non è così surriscaldato o sovraffollato come tre anni fa. Questo trend potrebbe limitare le pulsioni ribassiste, soprattutto nel medio termine.