Dune Analytics, sito che si occupa di Ethereum, ha rilasciato un report che mostra come l'ecosistema della finanza decentralizzata (DeFi) conti ora oltre 1 milione di indirizzi unici sul network Ethereum: un incremento di oltre dieci volte rispetto ai 91.000 indirizzi del 6 dicembre 2019.  

Sebbene la crescita sia innegabile, alcuni esperti avvisano di non interpretare questo traguardo come un segnale di adozione diffusa. Infatti, affinché DeFi possa davvero diventare mainstream, molti dei proponenti del settore potrebbero dover ripensare le proprie strategie di comunicazione e di outreach. 

Il report di Dune Analytics, compilato aggregando tutti gli indirizzi che abbiano mai utilizzato popolari protocolli DeFi come Uniswap, Compound e Aave, segnala che i loro calcoli interpretano gli "utenti" come "indirizzi unici": ciò significa che raggiungere il milionesimo indirizzo potrebbe non essere un traguardo così importante come potrebbe sembrare a prima vista.

"UN MILIONE DI UTENTI DEFI"

Molti utenti DeFi utilizzano spesso indirizzi multipli per proteggere la loro privacy durante le transazioni sul network pubblico di Ethereum: mescolare gli "indirizzi" con gli "utenti" potrebbe impedire agli analisti di fare delle valutazioni corrette.  

Brian Flynn, co-fondatore di Rabbithole, una startup che aiuta a incentivare le persone a partecipare all’ecosistema DeFi, suggerisce che il numero effettivo di partecipanti sia molto più basso: 

"La realtà è che il numero di utenti unici è solo il 10-15%: questo è il solo numero rilevante."

“Da speculatori a partecipanti” 

Ciò premesso, come farà la DeFi a raggiungere veramente un milione di utenti e oltre? Flynn ha spiegato che il primo passo per attirare un numero maggiore di utenti unici sarà una "killer application focalizzata sulla speculazione" simile alla piattaforma di trading CeFi Robinhood, che ha goduto di un vero e proprio boom durante i lockdown legati al Covid.

Nel lungo periodo, tuttavia, secondo Flynn ciò che porterà DeFi ad un successo sostenibile sarà trovare un modo di incentivare gli utenti a partecipare agli elementi di governance e di infrastruttura dell’ecosistema:

"Molti utenti sanno come scambiare token su Uniswap o su un aggregatore, ma non capiscono come funzionino effettivamente questi protocolli. Ad esempio, di tutti gli indirizzi che hanno fatto trading su Uniswap, solo una piccola parte ha fornito liquidità. Di tutti coloro che hanno fornito asset su Compound per guadagnare interessi, solo una piccola parte ha preso effettivamente in prestito dei fondi.

Abbiamo bisogno di utenti che si avventurino sempre di più nell'ecosistema, che passino da speculatori a partecipanti in un'economia aperta. È così che otterremo una vera adozione di massa."

A tal fine, Flynn ha rivelato che Rabbithole ha "diverse" campagne pianificate con le principali piattaforme DeFi per incentivare una più intensa partecipazione al protocollo da parte degli utenti in cambio di governance token:

"Questo cambiamento non avverrà da un giorno all'altro, ma la cosa più importante che possiamo fare è educare ad una reale partecipazione pratica a questi network". 

Un tipo diverso di utente 

Incoraggiare gli utenti a diventare attori più attivi nel panorama DeFi è un passo promettente verso l'adozione di massa, ma anche attrarre diversi tipi di utenti potrebbe essere una strategia vincente

Patrick Rawson, cofondatore di Curve Labs, spiega che l'attuale user experience della DeFi è fatta su misura per un target molto specifico:

"Le persone che usano questi meccanismi sono principalmente di sesso maschile, quasi tutte di giovane età, vogliono guadagnare profitto [...], la maggior parte di loro è tecnicamente competente. Questo tipo di utente cercherà il prodotto più redditizio". 

Secondo Rawson, se la DeFi vuole davvero "portare servizi bancari a chi non ce li ha" e raggiungere "l'ultimo miglio" degli utenti, potrebbe dover valutare nuove strategie di outreach, che permettano a ognuno di raggiungere il risultato che desidera:

"Immaginiamo per un attimo un altro tipo di utente. Viene dall'Africa subsahariana, è di sesso femminile, è anziana, ha una famiglia, non ha conoscenze tecniche. Questo utente vorrà solo fare profitti a scapito di tutto il resto? No, probabilmente sarà più interessata all'ambiente che la circonda, le interessa che la sua famiglia stia bene. [...] Vuole una DeFi che vada a beneficio della sua comunità locale, piuttosto che una DeFi che ottimizzi i profitti a tutti i costi."

Rawson sostiene che al fine di realizzare questo cambiamento, la DeFi dovrà adattarsi a "strutture istituzionali locali, che riflettano i valori locali". Un esempio di ciò è il Sarafu-credit, un esperimento di "valuta comunitaria" inaugurato in Kenya, che in passato ha collaborato con Bancor. 

Flynn è d'accordo sul fatto che concentrarsi sui profitti potrebbe essere un modo miope di sviluppare la DeFi. Anche il modo in cui gli attuali partecipanti all'ecosistema discutono della DeFi con amici e familiari avrà un ruolo importante nella costruzione della narrazione futura:

"Dobbiamo smettere di concentrarci sul prezzo, e invece parlare di come le crypto e la decentralizzazione siano un nuovo modo di organizzare la società umana."