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William SubergWilliam Suberg

Alibaba denuncia un'ICO di Dubai per aver usato in modo "intenzionalmente fuorviante" il suo brand.

Un'ICO di Dubai è stata portata in tribunale dal colosso cinese Alibaba, per aver usato in modo "intenzionalmente fuorviante" il suo brand.

Alibaba denuncia un'ICO di Dubai per aver usato in modo "intenzionalmente fuorviante" il suo brand.
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Come riportato il 2 aprile da Reuters, Il gigante cinese dell'e-commerce Alibaba ha citato in giudizio la Fondazione Alibabacoin di Dubai per violazione del copyright dopo che l'ICO di quest'ultima ha raccolto 3,5 milioni di dollari.

Secondo i documenti del tribunale distrettuale di Manhattan, pubblicati nell'articolo, Alibabacoin avrebbe assunto un comportamento "prominente, ripetuto e intenzionalmente fuorviante" utilizzando il nome dell'azienda.

Alibaba ha chiarito che non c'è alcun legame tra Alibaba e la fondazione Alibabacoin, ribadendo che "non è interessata al settore delle criptovalute".

Inoltre, la speculazione e la disinformazione dei media derivate dall'ICO non sono state risolte dalla Fondazione Alibabacoin che, come indicato da Alibaba nella denuncia, "non ha fatto nulla per combattere o correggere questa confusione".

La Alibabacoin Foundation avrebbe l'obbiettivo di creare una piattaforma di e-commerce utilizzando la sua criptovaluta Alibabacoin, e si descrive come una "tecnologia ottimizzata per la distribuzione, la finanza, lo shopping, la sicurezza, che utilizza le blockchain".

Non è la prima volta che Alibaba viene coinvolta in voci riguardo la sua entrata nel campo delle criptovalute.

A gennaio, la società ha negato i rumor secondo cui si stava avventurando nell'industria del mining tramite la sua nuova piattaforma P2P, affermando: "Ribadiamo che Alibaba Cloud non ha mai emesso una valuta virtuale simile a Bitcoin e non ospiterà alcuna piattaforma di mining".