Banca Mediolanum potrebbe presto consentire ai propri clienti di acquistare e vendere criptovalute. La notizia è stata confermata dal CEO della compagnia, Massimo Doris, durante una conferenza stampa per discutere dei risultati finanziari del primo trimestre:

"Stiamo studiando il mondo delle criptovalute e pensiamo, anche se non abbiamo una tempistica, di introdurle come servizio di investimento. [...] 

L'idea è di affiancarle ai titoli azionari e obbligazionari, anche se sono un investimento molto, molto rischioso. È evidente che se fanno +100 possono anche andare a zero."

Doris ha tuttavia fatto una chiara distinzione fra criptovalute private e Central Bank Digital Currency:

"Bisogna distinguere tra le criptovalute che possiamo definire private, tipo Bitcoin ed Ethereum, e quelle di Stato di sui si parla sempre di più, come il criptodollaro, il criptoeuro e la criptosterlina. Le prime rimarranno relegate al ruolo di strumenti di investimento, mentre per i grandi volumi di pagamento il discorso è totalmente diverso.

[Le CBDC rappresentano] un'interessantissima soluzione, che consente di unire ai vantaggi delle criptovalute come BTC, ovvero regole ben definite e trasparenza, alla stabilità delle monete tradizionali: questo permetterà di dare vita a soluzioni di pagamento oggi impossibili."

A marzo dello scorso anno, anche l'istituto di credito italiano Banca Sella ha lanciato un servizio dedicato al trading di Bitcoin, tramite il suo conto digitale HYPE. La piattaforma consente anche di acquistare beni e servizi usando le proprie criptovalute.