Durante una conferenza a Stoccolma per festeggiare il 350° anniversario di Riksbank, il direttore della Bank of England Mark Carney si è definito aperto all'idea di una criptovaluta distribuita da una banca centrale (CBDC).
Tuttavia, per quanto non esplicitamente contrario all'implementazione di tale tecnologia, l'uomo ha sottolineato che l'adozione di una valuta digitale nazionale non avverrà nel prossimo futuro, in quanto le criptovalute non costituiscono al momento una forma di denaro.
Durante la conferenza Carney ha ribadito che il "passato, presente e futuro" delle banche centrali è costituito dalla loro capacità di mantenere la fiducia dei cittadini nel sistema finanziario. Ha poi aggiunto che negli ultimi mesi la Bank of England ha revisionato la propria struttura finanziaria, così da risultare più resistente ad eventi inaspettati come Brexit.
A febbraio di quest'anno, Carney ha fortemente criticato il Bitcoin durante un evento tenutosi alla Regent’s University di Londra, affermando che "[la criptovaluta] ha fallito per quanto riguarda gli aspetti tradizionali del denaro. Non si tratta di una riserva di valore, perché il suo prezzo continua ad oscillare. Nessuno la utilizza come strumento di scambio".
Questo mese, la Bank of England ha anche rilasciato un documento nel quale venivano esposti i potenziali rischi e problemi alla stabilità finanziaria generati una CBDC. Il resoconto ha tuttavia stabilito che l'introduzione di una CBDC non avrebbe alcun effetto negativo sul credito privato o sulla liquidità complessiva dell'economia.
In Europa, anche altre istituzioni governative stanno considerando l'idea di adottare una CBDC. Questo mese, la banca centrale della Norvegia ha rivelato all'interno di un documento la propria intenzione di sviluppare una valuta digitale a supplemento della moneta locale, allo scopo di "rafforzare la fiducia nel denaro e nel sistema monetario". La già menzionata Riksbank vorrebbe invece rilasciare un Krona digitale per sostituire banconote e monete, il cui utilizzo in Svezia è in continuo declino.