Sarah John, Capo Cassiere della Banca d'Inghilterra (BoE), si è espressa in favore del lancio di valute digitali statali. In particolare, ha esortato le altre banche centrali a prendere in considerazione lo sviluppo di criptovalute in risposta alle novità recentemente introdotte dalle aziende private nel settore dei pagamenti.

John ha sottolineato che, a causa del loro immobilismo, le banche centrali potrebbero rimanere indietro rispetto alle aziende private nell'area dei pagamenti digitali:

"Sarebbe meglio se il settore pubblico oppure quello privato offrisse valute digitali in futuro? È cruciale che [le banche centrali] rispondano a questo quesito."

Financial Stability Board: bisogna accelerare lo sviluppo di normative per le criptovalute

John ha rilasciato le proprie dichiarazioni a pochi giorni dall'ultimo incontro del G-20, durante il quale Randal Quarles, Presidente della Financial Stability Board (FSB), ha suggerito di accelerare l'introduzione di un apparato normativo per valute digitali e stablecoin.

In una lettera inviata ai governatori delle banche centrali e ai ministri delle finanze, Quarles ha evidenziato la velocità con cui il settore dei pagamenti digitali e delle emergenti stablecoin si sta evolvendo. Per tale motivo, i regolatori dovrebbero "accelerare lo sviluppo delle risposte normative e di supervisione per questi nuovi strumenti."

Ha poi continuato:

"Man mano che questo settore cresce e si evolve, potrebbero apparire nuove vulnerabilità che richiederanno nuove valutazioni. La FSB sta formando un gruppo che si occuperà di considerare che tipo di lavoro sia appropriato, o se sia necessario riorganizzare il lavoro già esistente, nell'intermediazione con la finanza non bancaria."

Il 23 febbraio, il G-20 ha pubblicato un comunicato stampa nel quale afferma che "le stablecoin globali [...] devono essere valutate ed esaminate prima che possano avviare le proprie operazioni."

Banche centrali incerte riguardo alle criptovalute

A gennaio, la BoE ha formato un gruppo di lavoro in collaborazione con altre cinque banche centrali per esaminare il potenziale lancio di valute virtuali nazionali, nel tentativo di impedire alla criptovaluta Libra di Facebook di compromettere la sovranità monetaria dei governi.

Il gruppo comprende le banche centrali dell'Unione Europea, del Canada, del Giappone, della Svezia e della Svizzera, nonché la Banca dei Regolamenti Internazionali. Viene presidiato da Jon Cunliffe, vicegovernatore della BoE, e Benoît Coeuré, ex dirigente della Banca Centrale Europea.

Tuttavia, durante una recente conferenza ospitata a Kiev dalla Banca Nazionale dell'Ucraina, svariati rappresentanti delle banche centrali hanno espresso i propri timori riguardo al lancio di Central Bank Digital Currencies (CBDC). In particolare, Scott Hendry della Bank of Canada aveva commentato:

"Non sembra che ci siano molto benefici nel passaggio dagli attuali sistemi centralizzati, estremamente efficienti, ad un sistema DLT al solo scopo di migliorare i pagamenti interbancari."

Harro Boven, rappresentante della banca centrale olandese, ha invece posto in evidenza una contraddizione inerente alle CBDC:

"L'essenza delle infrastrutture DLT è che non ci si dovrebbe fidare ciecamente di una singola entità. Ma in questo modo ci limiteremmo a fidarci di una banca centrale, che si occuperebbe di mantenere l'integrità di un registro globale."

Scetticismo anche da parte del grande pubblico

Questo mese, un sondaggio condotto dall'Official Monetary Financial Institutions Forum (OMFIF) ha scoperto che la maggior parte dei cittadini non è interessato a valute digitali distribuite da aziende private: il 51% degli intervistati ha risposto che le banche centrali sarebbero entità più affidabili per tale scopo.

David Marsh, presidente dell'OMFIF, ha spiegato che le istituzioni finanziarie tradizionali "si stanno preparando ad un assalto alle loro consolidate posizioni di mercato", aggiungendo d'altro canto le aziende stanno "spianando la strada per una campagna estremamente aggressiva, iniziando così a costruire il proprio business nel settore dei pagamenti."