La massima autorità bancaria italiana ha chiesto un quadro normativo "solido e basato sul rischio" per le stablecoin, che potrebbe aiutare a prevenire lo scenario peggiore — una "corsa" alle stablecoin.

Nel report "Mercati, Infrastrutture e Sistemi di Pagamento" pubblicato a Giugno, la banca centrale ha invitato i regolatori ad applicare gli stessi standard di condotta finanziaria agli emittenti di stablecoin.

#Bankitalia #26giugno Alessandra #Perrazzelli ha parlato dell'evoluzione del panorama normativo per i #DigitalAssets al panel di @pointzeroforum "State of Global Digital Asset Regulation: Navigating Opportunities in an Evolving Landscape "#PZF2023 #PointZeroForum @sif_sfi @elevandi pic.twitter.com/Jm0OBeifZh

— Banca d'Italia (@bancaditalia) June 26, 2023

La banca ha dichiarato che l'ascesa delle criptovalute, unita a diversi "cicli di boom e bust" in un ambiente ampiamente non regolamentato, ha causato "danni significativi ai consumatori".

L'attenzione normativa sugli emittenti di stablecoin, in particolare, dovrebbe essere una priorità a causa del loro stretto legame con la DeFi, ha affermato la banca:

"Una regolamentazione robusta e basata sul rischio delle stablecoin, che garantisca la prevenzione delle 'corse' verso i loro emittenti, è una condizione necessaria per ridurre la fragilità dell'ecosistema DeFi, dato il ruolo prominente di questa asset class nella finanza decentralizzata."

"È fondamentale che gli interventi politici sulle stablecoin e sulla DeFi siano ben sincronizzati, poiché la diffusione delle stablecoin [...] probabilmente stimola nuove ondate di innovazione DeFi e aumenta l'interconnessione tra finanza tradizionale e decentralizzata", ha aggiunto.

L'autorità bancaria italiana ha inoltre osservato che le stablecoin "non si sono dimostrate affatto stabili" — citando il crollo di Terra e della sua stablecoin algoritmica TerraClassicUSD (USTC), avvenuto nel Maggio 2022.

L'adozione di soluzioni #DLT, soprattutto se caratterizzate da strutture organizzative deboli, potrebbero minare il sistema finanziario a causa della mancanza di controlli, dell'assenza di regole specifiche come strumenti di mitigazione, dell'interdipendenza tra entità regolamentate e non. La frammentazione è...

— Banca d'Italia (@bancaditalia) June 27, 2023

La banca ha dichiarato che il settore deve anche sfatare "l'illusione della decentralizzazione", riconoscendo che la maggior parte dei protocolli decentralizzati sono gestiti da stakeholder che spesso possono "ricavare benefici dalla proprietà".

"Tali progetti dovrebbero essere ricondotti a strutture aziendali tradizionali e responsabili, come condizione preliminare per operare nel settore finanziario regolamentato", ha aggiunto la banca.

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Tuttavia, la banca ha sottolineato che non è necessario sottoporre ogni attività o crypto asset alla regolamentazione dei servizi finanziari:

"Non tutte le cripto-attività e non tutte le forme di cripto-asset devono essere coperte o dovrebbero essere coperte dalla regolamentazione del settore finanziario, in particolare quando la loro emissione, negoziazione e detenzione non serve a soddisfare le esigenze finanziarie dei clienti attraverso una funzione di pagamento o di investimento."

Tra i casi d'uso non finanziari consentiti dalla blockchain vi sono l'identificazione decentralizzata, il settore immobiliare, la supply chain, il voto e i carbon credits.

La Banca centrale italiana inoltre ha invitato i Paesi a cooperare e a stabilire un quadro normativo internazionale, poiché la tecnologia opera a prescindere dai confini degli Stati nazionali.

Traduzione a cura di Matteo Carrone