È possibile che Bitcoin subisca una rapida correzione verso il supporto a 72.000 dollari, dal momento che l'imminente ripresa del mercato rimane circoscritta a causa dello scarso entusiasmo degli investitori, sceso a livelli mai visti dal 2022.
Il 28 febbraio Bitcoin (BTC) si è attestato su un minimo di oltre tre mesi di 78.197 dollari, scendendo di oltre il 28% rispetto al massimo storico di oltre 109.000 dollari stabilito il 20 gennaio.
Secondo Iliya Kalchev, dispatch analyst in Nexo, Bitcoin potrebbe subire un ritracciamento più marcato verso “la fascia bassa dei 70.000 dollari, man mano che il mercato si riposiziona”.
Grafico giornaliero di BTC/USD. Fonte: TradingView/Cointelegraph
Eppure, “un calo significativo al di sotto dei 75.000 dollari sembra meno probabile”, aggiunge l'analista a Cointelegraph:
“Anche se potrebbe esserci una temporanea battuta d'arresto mentre il mercato colma i gap lasciati durante la rapida ascesa, è più probabile che Bitcoin stabilisca un solido supporto nella fascia tra i 72.000 e gli 80.000 dollari”.
“Tale supporto potrebbe fornire una base per una ripresa più sostenibile, riducendo la probabilità di un ritracciamento più accentuato”, sostiene.
Secondo altri analisti, Bitcoin potrebbe siglare il minimo in prossimità dei 70.000 dollari durante la prima metà dell'anno, prima della prossima fase del rally.
In base alla sua correlazione con l'indice di liquidità globale, il lato destro di Bitcoin (RHS), che indica il prezzo di offerta più basso a cui qualcuno è disposto a cedere, potrebbe scendere sotto i 70.000 dollari verso fine mese, dopo aver raggiunto un picco vicino ai 110.000 dollari a gennaio.
Fonte: Raoul Pal
Il primo monito di una correzione verso i 70.000 dollari giunse a novembre da Raoul Pal, fondatore e CEO di Global Macro Investor, che aveva anche pronosticato la possibilità che Bitcoin raggiungesse un “top locale” sopra i 110.000 dollari a gennaio, per poi passare all'attuale correzione.
Sentiment dei crypto investitori ai minimi del 2022
Sebbene si preveda che Bitcoin possa segnare il minimo e iniziare una ripresa nelle prossime settimane, il mercato rimane limitato dalla scarsa fiducia degli investitori.
Il Crypto Fear & Greed Index – che analizza il sentiment generale del mercato delle criptovalute – è precipitato a un minimo di quasi tre anni, a quota 20, registrato l'ultima volta a luglio 2022, come emerge da Alternative.me.
Fonte: Alternative.me
L'ultima volta che il sentiment degli investitori è precipitato a livelli simili risale a un mese dopo che Bitcoin è scivolato a 17.500 dollari, sperimentando un calo mensile di oltre il 37% a giugno 2022.
Grafico mensile di BTC/USD. Fonte: TradingView
Gli analisti di Bitfinex riferiscono a Cointelegraph che il declino del sentiment è stato causato da una serie di fattori esterni alla sfera crypto:
“Nel complesso, la congiunzione tra il forte calo del prezzo di Bitcoin, l'incertezza normativa, le violazioni dei sistemi di sicurezza e il declino delle altcoin ha generato un'estrema paura nel mercato delle criptovalute”.
“Sebbene non faccia parte dell'indice, stiamo anche assistendo a nuovi massimi nelle liquidazioni di posizioni long attraverso numerose ondate, come ad esempio quella del 3 febbraio e l'attuale movimento al ribasso del 24-27 febbraio”, aggiungono gli analisti.
Parallelamente, il mercato delle criptovalute è tuttora in fase di ricostituzione a seguito dell'hack di Bybit da 1,4 miliardi di dollari, avvenuto il 21 febbraio e che ha rappresentato il più grande attacco informatico nella storia del settore.
Come segnale positivo per il comparto, Bybit ha proseguito nell'onorare i prelievi dei clienti e ha interamente reintegrato la somma sottratta già al 24 febbraio, appena tre giorni in seguito all'attacco.
Traduzione a cura di Walter Rizzo