I parametri dei derivati di Bitcoin (BTC) fluttuano al ribasso nonostante il prezzo sia solo dell'8% inferiore al suo massimo storico. I trader di criptovalute sono noti per il loro carattere impulsivo, specialmente quelli che negoziano posizioni futures con leva finanziaria, ma l'attuale mancanza di ottimismo ha qualcosa di insolito.

Il deterioramento delle condizioni macroeconomiche è alla base del calo di BTC a 102.400 dollari?

La debolezza dei derivati di Bitcoin può essere attribuita a un fattore specifico del settore, oppure potrebbe essere semplicemente correlata al timore per il difficile contesto socio-economico.

Premium annualizzato dei futures a 2 mesi su Bitcoin. Fonte: Laevitas.ch

In condizioni neutre, i futures su Bitcoin mensili vengono tipicamente negoziati tra il 5% e il 15% al di sopra dei mercati spot per compensare il periodo di regolamento più lungo. L'indicatore è rimasto al di sotto della soglia neutra dal 12 giugno, dopo un rifiuto al livello di 110.000$.

Il parametro si è deteriorato rispetto a due settimane prima, nonostante Bitcoin fosse scambiato a 100.450$ il 5 giugno. Giovedì il premium dei futures è sceso sotto il 4%, toccando il livello più basso degli ultimi tre mesi. Ancora più sorprendente è il fatto che il parametro dei futures su BTC sia ora inferiore ai livelli registrati ad inizio aprile, quando Bitcoin perse il 10% in 24 ore, attestandosi a 74.440$.

Per verificare se il pessimismo sia limitato ai contratti futures mensili, è necessario valutare i mercati delle opzioni su Bitcoin. Intuitivamente, quando i trader temono un crollo dei prezzi, le opzioni put (di vendita) guadagnano un premium, spingendo il parametro di skew al di sopra del 5%. Al contrario, durante i periodi rialzisti, l'indicatore tende a scendere al di sotto del -5%.

Opzioni Bitcoin con delta skew del 25% (put-call) su Deribit. Fonte: Laevitas.ch

Lo skew delle opzioni su Bitcoin è attualmente al 5%, proprio al limite tra sentiment neutro e ribassista. Ciò è in netto contrasto con lo scenario del 9 giugno, quando l'indicatore siglò brevemente un livello rialzista del -5% in seguito al balzo di Bitcoin da 105.500$ a 110.500$. Il cambio di rotta evidenzia la crescente delusione dei trader nei confronti delle recenti performance di Bitcoin.

Indice Russell 2000 (a sinistra, in verde) rispetto a Bitcoin/USD (a destra). Fonte: TradingView / Cointelegraph

L'indice Russell 2000 delle small cap statunitensi ha mantenuto il livello di supporto a 2.100, nonostante le tensioni in Medio Oriente abbiano pesato sul sentiment degli investitori. Aumentano anche i rischi di recessione, con i tassi di interesse che rimangono sopra il 4,25% negli Stati Uniti a causa delle persistenti pressioni inflazionistiche.

Forte interesse istituzionale per Bitcoin contrasta con mercati dei derivati

I trader di criptovalute sono notoriamente soggetti a sbalzi emotivi, spesso vendendo in preda al panico durante i periodi di incertezza o mostrando un eccessivo ottimismo nei bull market. L'attuale debolezza dei derivati di Bitcoin suggerisce che i trader non sono convinti che il supporto a 100.000 dollari reggerà.

È interessante notare come la domanda degli investitori istituzionali sia rimasta forte durante questo periodo. Gli exchange-traded fund (ETF) spot su Bitcoin quotati negli Stati Uniti hanno registrato afflussi netti per 5,14 miliardi di dollari nei 30 giorni terminati il 18 giugno. Inoltre, società come Strategy, Metaplanet, H100 Group e The Blockchain Group hanno acquisito quantità significative di BTC durante questo periodo.

Rimane incerto cosa potrebbe ripristinare la fiducia tra i trader di Bitcoin. Tuttavia, più a lungo il prezzo di BTC rimarrà vicino al livello psicologico di 100.000 dollari, più i ribassisti acquisiranno fiducia.

Questo articolo non fornisce consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione comporta dei rischi: i lettori dovrebbero condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo