Lunedì Bitcoin (BTC) ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 5 mesi – 39.650$ – segnando una correzione del 42,6% dall’ultimo ATH, risalente al 22 novembre 2021. Alcuni sostengono che l’”inverno crypto” sia già iniziato, citando la liquidazione totale di 2,1 miliardi di dollari di contratti futures con leva long negli ultimi sette giorni. 

Prezzo di Bitcoin/USD su FTX. Fonte: TradingView
Prezzo di Bitcoin/USD su FTX. Fonte: TradingView

Il canale discendente che da 63 giorni accompagna la performance negativa di Bitcoin indica che i trader dovrebbero aspettarsi prezzi sotto i 40.000$ entro febbraio. 

Dopo la Federal Open Market Committee di dicembre, sessione della Fed del 5 gennaio, la fiducia degli investitori ha continuato a diminuire. L’autorità della politica monetaria degli Stati Uniti ha dimostrato un forte interesse a diminuire i suoi bilanci e aumentare i tassi d’interesse nel corso del 2022. 

Il disordine politico in Kazakistan ha inoltre aumentato la pressione sui mercati. A seguito di proteste, la rete internet di tutto il paese è stata interrotta: ciò ha causato un calo del 13,4% dell’hash rate del network di Bitcoin. 

I trader di contratti futures rimangono neutrali

Se si vuole analizzare il sentiment bullish o bearish dei trader professionisti dobbiamo monitorare il premium dei contratti futures, conosciuti anche come “tasso base.”

Questo indicatore misura la differenza tra i contratti futures di lungo periodo e gli attuali livelli del mercato. In un mercato sano le aspettative di un premium annualizzato sono tra il 5% e il 15%, una situazione conosciuta come “contango.”

Il divario fra i prezzi avviene quando i venditori richiedono ulteriori somme di denaro per trattenere l’accordo più a lungo: i problemi emergono quando questo indicatore si attenua o diventa negativo, scenario conosciuto come “backwardation.”

Tasso base di contratti futures a 3 mesi su Bitcoin. Fonte: Leavitas.ch
Tasso base di contratti futures su Bitcoin a 3 mesi. Fonte: Leavitas.ch

Da notare come il premium dei mercati futures non sia mai sceso al di sotto del 7% negli ultimi mesi: si tratta di un indicatore eccellente, data la debolezza dimostrata da Bitcoin in questo periodo.

I trader di opzioni non credono nel rialzo

Per escludere effetti indotti specifici agli strumenti futures, analizziamo anche il mercato delle opzioni. 

Il 25% delta skew mette a paragone opzioni put (sell) e call (buy) simili tra loro. Il parametro diventa positivo quando prevale la paura, poiché le opzioni put protettive superano le opzioni call di rischio. Accade l’opposto quando prevale l’avidità: ciò spinge il 25% delta skew a spostarsi sull’area negativa.

25% delta skew delle opzioni Deribit su Bitcoin. Fonte: Iaevitas.ch
25% delta skew delle opzioni Deribit su Bitcoin. Fonte: Iaevitas.ch

Parametri fa il -8% e +8% sono definiti neutrali. Il 6 dicembre 2021 è stata l’ultima volta che il 25% delta skew è entrato nel range della “paura.”

Pertanto, attualmente i trader nel mercato delle opzioni si trovano al limite del sentiment fra neutrale a ribassista, perché l’indicatore si trova a +8%. Inoltre, acquistare opzioni put protettive è sempre più costoso: market maker e arbitrage desk ritengono che il prezzo potrebbe scivolare sotto i 39.650$.

Nel complesso, il sentiment pessimista e la liquidazione di 2,1 miliardi di dollari di contratti futures segnalano che i trader di derivati long (compratori) stanno perdendo la fiducia. Solo il tempo ci dirà quale sarà il vero bottom, ma al momento da parte dei trader professionisti non ci sono indicazioni di un forte supporto.