Il prezzo di Bitcoin (BTC) ha subito una correzione all'inizio di questa settimana, perdendo parte dei guadagni ottenuti a gennaio. Tuttavia, i trader esperti si aspettavano già un qualche tipo di correzione tecnica.

Ciò che ha colto tutti di sorpresa è stata invece la denuncia della SEC contro l'exchange di criptovalute Kraken: l'organo di regolamentazione statunitense ha infatti dichiarato che i programmi Staking-as-a-Service sono equiparabili a titoli azionari non regolamentati. In seguito alla notizia, i trader in preda al panico hanno iniziato a vendere. Kraken ha ora deciso di chiudere i propri servizi di staking, e si teme che Coinbase possa presto fare lo stesso.

Sebbene gli eventi di questa settimana abbiano innescato un ribasso più acuto del previsto, una domanda sorge spontanea: la correzione riflette un cambiamento del trend rialzista, oppure la denuncia della SEC sarà ignorata e dimenticata nel giro di qualche settimana?

Secondo gli esperti di Delphi Digital, le criptovalute vivranno un 2023 fortemente instabile. Gli analisti Kevin Kelly e Jason Pagoulatos hanno spiegato che i movimenti positivi di inizio anno sono stati alimentati da "recenti aumenti della liquidità globale," i quali hanno favorito gli asset di rischio. Ma entrambi concordano sul fatto che i venti contrari macroeconomici continueranno ad avere un impatto negativo sui mercati almeno fino al terzo trimestre del 2023.

Principali classi di asset, variazione percentuale da inizio anno a oggi. Fonte: Delphi Digital

Al di là delle notizie negative di questa settimana e del loro impatto sui prezzi delle criptovalute, alcuni parametri forniscono indizi su come il mercato potrebbe evolversi in futuro.

Lo US Dollar Index torna a crescere

Lo US Dollar Index (DXY) si è ripreso dai suoi recenti minimi: un evento evidenziato anche da Big Smokey, autore della newsletter di Cointelegraph. In un recente post, Big Smokey ha scritto:

"Il Consumer Price Index (CPI) sotto le aspettative di dicembre, unito agli imminenti incontro del Federal Open Market Committee (FOMC) e aumento dei tassi d'interesse di febbraio, ha migliorato il sentiment degli investitori. Questo ha spinto i prezzi al di sopra di una resistenza che durava da parecchi mesi.

Ma come si nota nel grafico, vi è ancora una correlazione inversa fra BTC e il DXY. Recentemente il DXY ha perso terreno, ritirandosi da un picco di 114 all'attuale valore di 101. Come da consuetudine, quando DXY si è ritirato, il prezzo di BTC è aumentato."

BTC e DXY, candele settimanali. Fonte: Trading View

Ma questa settimana il DXY ha subito una ripresa rispetto al minimo del 30 gennaio, passando da 101 a un picco di quasi 104. Bitcoin ha reagito con un forte calo di prezzo.

DXY, grafico settimanale. Fonte: TradingView

Secondo JJ the Janitor, analista di JLabs:

"L'andamento del DXY nelle settimane a venire, dopo che avrà testato nuovamente le medie mobili a 50, 100 e 200 giorni, ci fornirà molte informazioni sui futuri movimenti del mercato crypto. 

Se il DXY riuscisse a mantenersi al di sopra della sua media mobile a 200 giorni, attualmente a circa 106,45, i mercati degli asset torneranno quasi certamente al ribasso. Potremmo persino assistere a un ritorno ai minimi di novembre.

Tuttavia, se questo retest del DXY dovesse fallire – sia adesso alla media mobile a 50 giorni, che più tardi – sarebbe una conferma del fatto che ci troviamo in un nuovo ambiente macroeconomico. Il dollaro forte che ha terrorizzato i mercati nel 2022 sarebbe soltanto un vecchio ricordo."

Ancora nessun dietrofront da parte della FED

Ormai da mesi i trader attendono che la Federal Reserve degli Stati Uniti interrompa la sua politica di quantitative tightening e costanti aumenti dei tassi d'interesse. Ma dopo l'ultimo incontro del FOMC, il capo della FED Jerome Powell ha confermato che potrebbero essere necessari ulteriori incrementi dei tassi in futuro.

"Pensiamo che avremo bisogno di ulteriori aumenti dei tassi, [poiché] il mercato del lavoro è straordinariamente forte," ha dichiarato Powell. Alcuni esperti ritengono che sia soltanto un bluff, e che la FED non possa permettersi di mantenere politiche monetarie tanto rigide ancora a lungo. Secondo l'analisi di Delphi Digital, i dati del mercato obbligazionario stanno iniziando a mostrare i segnali di una politica eccessivamente restrittiva.

Solitamente, i mercati azionari e crypto tendono a rafforzarsi quando le decisioni del FOMC in merito ai tassi d'interesse sono in linea con le aspettative dei partecipanti al mercato. Ma per tutto il 2022 i trader hanno atteso che Powell annunciasse una riduzione dei tassi, così da poter andare long sulle crypto.

Dal punto di vista dell'analisi tecnica, un pullback di BTC e un retest del supporto a 20.000$ non è di certo una sorpresa, specialmente dopo il rally del 40% di gennaio. Inoltre, sulla base dei dati storici e dell'analisi frattale, gli analisti di Delphi Digital ritengono che Bitcoin abbia ancora margine di crescita, dato che "non vi è molta offerta nell'intervallo compreso fra 24.000 e 28.000 dollari."

Leggi anche: Un 'golden cross' appare sul grafico di BTC, proprio come prima dell'ultimo massimo storico

Sebbene questi dati siano incoraggianti nel breve termine, alcuni parametri del Consumer Price Index rappresentano ancora un elemento di preoccupazione: la FED potrebbe ritenere opportuno aumentare ulteriormente i tassi a causa della forza del mercato del lavoro. Tassi più alti significano anche costi operativi e di capitale maggiori per le imprese; costi che poi si ripercuotono sempre sul consumatore. Questa situazione sta causando molti licenziamenti fra le società Big Tech.

Le banche e i principali intermediari statunitensi continuano a ridurre le loro stime sugli utili, e ciò che avviene nel settore Big Tech tende ad anticipare il resto del mercato azionario. L'elevata correlazione tra i mercati azionari e Bitcoin, e i relativi ostacoli macroeconomici, suggeriscono che questa piccola bull run delle crypto potrebbe non durare ancora a lungo. Gli investitori farebbero bene a tenere presente questo aspetto.

Se il tanto atteso "dietrofront della FED" tarderà ad arrivare, emergeranno alcune realtà che avranno certamente un forte impatto sui prezzi nei mercati azionari e crypto.

Delphi Digital rimane ottimista sul lungo termine

Nonostante gli ostacoli, Delphi Digital ritiene che la seconda metà dell'anno sarà rialzista per Bitcoin. Secondo la loro analisi:

"La necessità d'espansione della liquidità diventerà più pressante man mano che l'anno avanza. Anche le crepe nel mercato del lavoro diventeranno più evidenti, il che offrirà alla Fed un ottimo motivo per rendere le proprie politiche più accomodanti.

L'inversione di tendenza della liquidità globale – che abbiamo citato alla fine dello scorso anno – inizierà ad accelerare in risposta a prospettive di crescita più deboli e alla maggiore fragilità nei mercati del debito sovrano, fungendo da supporto per gli asset di rischio nella seconda metà del 2023.

L'impatto delle variazioni della liquidità globale sui mercati finanziari tende a manifestarsi dopo circa 6-18 mesi; questo crea una prospettiva più ottimistica per il 2024-2025."