Stando al pioniere del settore Nick Szabo, Bitcoin potrebbe non essere così resistente agli attacchi alla rete come molti pensano. Szabo sostiene che, sebbene Bitcoin sia un network che riduce al minimo la necessità di fiducia, non è completamente immune da attacchi e può comunque essere “attaccato” da Stati nazionali e aziende.
In un post pubblicato domenica su X, Szabo ha illustrato come tutte le criptovalute e i network layer-1 presentino una superficie di “attacco legale” che consente loro di essere compromessi dai governi.
Pensare che Bitcoin o qualsiasi protocollo blockchain sia un “magico coltellino svizzero anarco-capitalista in grado di resistere a qualsiasi tipo di attacco governativo in qualsiasi ambito legale è una follia”, spiega.
Le opinioni di Szabo esercitano una grande influenza nella community crypto, essendo egli uno dei primi pionieri degli smart contract. Alcuni ipotizzano addirittura che egli possa essere segretamente il creatore pseudonimo di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, in quanto sviluppò l'idea di Bit Gold nel 1988. Tuttavia, Szabo ha pubblicamente smentito di essere Nakamoto.
In un post di replica, Szabo ha precisato che le azioni contro i miner di Bitcoin, gli operatori di nodi e i provider di servizi di wallet potrebbero essere coordinate nelle giurisdizioni che rispettano lo stato di diritto.
In particolare, Szabo si riferiva ai “dati arbitrari” e alla possibilità di cancellare determinati contenuti qualora le autorità di regolamentazione costringessero i partecipanti alla rete a manipolarla.
Ordinals e Rune TX alla base delle perplessità di Szabo
Ciò si ricollega al dibattito durato mesi tra Bitcoin Core e Knots sul fatto che determinati contenuti non finanziari, come immagini, video e audio, attraverso transazioni Ordinals, Runes e BRC-20 abbiano o meno un posto nell'ecosistema Bitcoin.
Negli ultimi mesi Bitcoin Knots ha assunto una quota di mercato notevolmente maggiore tra i validatori dei nodi Bitcoin, in seguito alla delusione espressa da alcuni Bitcoiner nei confronti degli sviluppatori di Bitcoin Core per l'implementazione della controversa funzione OP_RETURN, con conseguente aumento dello “spam” che inonda la rete Bitcoin.
I commenti di Nick Szabo suscitano critiche
I commenti di Szabo sono stati criticati da diversi Bitcoiner, tra cui Chris Seedor, CEO del provider di archiviazione di seed Bitcoin Seedor, il quale ha affermato che Szabo stesse sopravvalutando il potere dei “spauracchi legali” speculativi.
“La resilienza di Bitcoin non è mai stata legata alla previsione di ogni possibile ambito giuridico, ma alla minimizzazione dei punti tecnici in cui la coercizione può avere effetto”, sostiene Seedor, aggiungendo che le autorità di regolamentazione avrebbero chiuso PGP, Tor e altri protocolli se avessero potuto.