Pare che la contrazione odierna di Bitcoin (BTC), che ha raggiunto un minimo di 28.950$, sia stata causata da alcuni miner che hanno venduto una porzione significativa delle loro criptovalute.

Secondo i dati della piattaforma di monitoraggio on-chain CryptoQuant, negli ultimi giorni abbiamo assistito a un forte deflusso da parte delle mining pool, in corrispondenza del crollo del 20% da parte della coppia BTC/USD.

Grandi flussi in uscita da F2Pool

A partire dal 15 gennaio, i deflussi da F2Pool — attualmente la mining pool più grande al mondo, rappresentante il 15% dell'hash rate complessivo — hanno iniziato a crescere. Due giorni dopo, il 17 gennaio, l'outflow ha raggiunto i 10.000 BTC: questi valori sono rimasti estremamente alti per tre giorni, per poi tornare a livelli normali.

Ciò non significa tuttavia che i miner abbiano venduto questi BTC sul mercato, ma semplicemente che hanno spostato le monete dai loro wallet originali.

BTC di F2Pool, grafico deflusso giornaliero
BTC di F2Pool, grafico deflusso giornaliero. Fonte: CryptoQuant

Indipendentemente dalle motivazioni di F2Pool, questi dati potrebbero spiegare il motivo della recente contrazione di Bitcoin. Nella community avevano già iniziato a diffondersi altre teorie, che includevano la controversa stablecoin Tether (USDT) o la ripresa del dollaro statunitense.

Nonostante il trend ribassista del prezzo, i bilanci di Bitcoin sugli exchange sono rimasti perlopiù costanti per tutto il mese di gennaio.

Riserve di Bitcoin sugli exchange
Riserve di Bitcoin sugli exchange. Fonte: CryptoQuant

I miner vendono, ma Grayscale compra

A dispetto delle oscillazioni ribassiste, alcune grandi istituzioni di Wall Street hanno continuato a comprare Bitcoin. Come riportato da Cointelegraph, il colosso dell'asset management Grayscale ha acquistato in un solo giorno ben 16.244 BTC.

Bitcoin in possesso di Grayscale
Bitcoin in possesso di Grayscale. Fonte: Bybt.com

Michael Sonnenshein, il neo-nominato CEO di Grayscale, ritiene che il 2021 sarà un anno cruciale per gli asset digitali: a suo parere sempre più grandi istituzioni e persino Stati nazionali investiranno nelle criptovalute, dando inizio a un incredibile bull market.