Il colosso della prenotazione alberghiera Travala ha annunciato che Tether (USDT), una criptovaluta estremamente controversa, verrà d'ora in avanti considerata una forma valida di pagamento. A tal proposito Matt Luczynski, CEO di Travala, ha commentato:

"Parte della nostra missione è fornire ai clienti un'ampia scelta di criptovalute fra quelle più popolari e utilizzate, quindi per noi ha perfettamente senso integrare USDT come opzione di pagamento su Travala.com."

Oltre a Tether, Travala accetta già pagamenti in Bitcoin, Ethereum, XRP, Litecoin, Binance Coin, Bitcoin Cash, Stellar e Cardano. L'azienda ha persino creato una propria criptovaluta, AVA.

La posizione di Tether nel mercato

Tether è stato lanciato nel mercato delle criptovalute nel 2017. La stablecoin permette di evitare le oscillazioni dei prezzi grazie al proprio rapporto uno ad uno con il dollaro statunitense: la criptovaluta ha subito riscosso un enorme successo tra i commercianti.

"Un tempo i commercianti accettavano Bitcoin, Ethereum e Ripple, e subito convertivano queste monete in Tether per difendersi dalla volatilità", ha spiegato Sean Mackay, Operations Lead presso PaymentsSource. "Ora stanno iniziando ad accettare pagamenti effettuati direttamente in Tether."

Le controversie legali di Tether

Nell'aprile dello scorso anno il procuratore generale di New York ha accusato la compagnia che gestisce Tether, Tether Limited, di aver colluso con la propria società madre, iFinex, per coprire una perdita di oltre 850 milioni di dollari subita dall'exchange di criptovalute Bitfinex, compromettendo in questo modo la promessa che ogni USDT viene supportato da un USD realmente esistente.

Nonostante i problemi legali di iFinex, i volumi sia giornalieri che mensili di Tether continuano ad aumentare. Al momento della stesura di questo articolo Tether vanta infatti un volume giornaliero di circa 26,5 miliardi di dollari, superiore persino a quello di Bitcoin pari a 22,5 miliardi.