Gli Stati Uniti hanno respinto le Central Bank Digital Currency, ma questo non ha fermato l'avanzamento delle CBDC a livello globale. Ciononostante, evidenzia un ex dirigente di Binance, finora il loro successo è stato discutibile.
I progetti globali legati alle CBDC non sono stati un totale fallimento, ma non hanno nemmeno riscontrato il successo che molti si aspettavano: è quanto dichiarato da Olga Goncharova, CEO della società di consulenza Rizz Go ed ex Direttrice delle Relazioni Governative per la Comunità degli Stati Indipendenti di Binance.
Durante il Blockchain Forum di Mosca, Goncharova affermato:
"Le CBDC sono state concepite come una svolta tecnologica. Ma finora si sono dimostrate soltanto costose imitazioni delle valute fiat tradizionali, già ampiamente utilizzate da cittadini e aziende attraverso l'online banking e le app di pagamento."
Sebbene alcuni progetti simili alle CBDC risalgano agli anni '90, le iniziative moderne devono ancora offrire agli utenti un reale valore aggiunto rispetto ai canali di pagamento tradizionali.
Persino la Cina fatica a promuovere l'adozione dello yuan digitale
"Oggi è chiaro che le aspettative sulle CBDC erano troppo alte," ha affermato Goncharova, aggiungendo che nessuna giurisdizione al mondo è riuscita a ottenere un'adozione di massa di tali strumenti.
"Anche in Cina, dove il progetto dello yuan digitale è andato avanti più a lungo e più attivamente che altrove, il livello d'adozione rimane minimo," ha aggiunto, facendo riferimento a diversi studi che mostrano come la CBDC cinese stia faticando a prendere piede, nonostante il governo abbia promosso in molti modi il suo utilizzo.
L'euro digitale mira a proteggere l'autonomia finanziaria dell'UE
"Ogni paese ha le sue ragioni per perseguire una CBDC," ha continuato Goncharova, sottolineando che l'Unione Europea sta spingendo per un euro digitale al fine di proteggere la propria autonomia finanziaria.
"Nell'UE, l'euro digitale è percepito più come uno strumento di autonomia strategica che come una risposta alla domanda del mercato," il suo obiettivo è ridurre la dipendenza da colossi dei pagamenti come Visa e Mastercard.
Tuttavia, gli sforzi per creare un sistema di pagamento paneuropeo hanno incontrato parecchi ostacoli, come la difficoltà d'adozione e i timori su un eccessivo controllo da parte delle banche.
"La Banca Centrale Europea non ha ancora deciso se l'euro digitale si baserà su una blockchain, poiché non ritiene che esistano casi convincenti per la programmabilità e teme potenziali rischi tecnologici," ha aggiunto Goncharova,
La Russia posticipa il rublo digitale
La Russia si è affermata come una delle giurisdizioni più attive nella corsa globale alle CBDC, ma anche qui la valuta digitale non è ancora stata lanciata, nonostante i numerosi test avviati già all'inizio del 2022.
D'altra parte, il Ministro delle Finanze Anton Siluanov ha recentemente dichiarato che il rublo digitale potrebbe essere implementato per le banche commerciali già nella seconda metà del 2025:
"In Russia non c'è un'urgente necessità di ridurre la dipendenza dai sistemi di pagamento stranieri, come invece avviene nell'UE. Il rublo digitale è visto piuttosto come uno strumento per aumentare l'efficienza dei pagamenti interni. Il progetto è ancora in fase di test. Il suo sviluppo futuro dipenderà dalla chiarezza degli obiettivi e dalla sua effettiva utilità per cittadini ed economia."
Inoltre, alcuni funzionari russi hanno recentemente sollecitato il governo a creare stablecoin ancorate al rublo, rispecchiando la spinta degli Stati Uniti in questa direzione.