In una discussione con il Fondo monetario internazionale (FMI), T Rabi Sankar, vicegovernatore della Reserve Bank of India (RBI), ha espresso una posizione anti-crypto mentre discuteva della blockchain e della nuova economia digitale.
Rabi Sankar ha iniziato il proprio discorso sottolineando il successo della Unified Payments Interface (UPI), un nuovo sistema di pagamento peer-to-peer basato sulla valuta fiat indiana: negli ultimi cinque anni, ha registrato una crescita annuale media del 160%.
"Uno dei motivi per cui ha così tanto successo è la sua semplicità," ha affermato, comparando la crescita di UPI con la tecnologia blockchain:
"La blockchain, che è stata introdotta 6-8 anni prima rispetto a UPI, ancora oggi viene definita una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria. I casi d'uso della blockchain non sono ancora ben definiti, il settore non si sta sviluppando alla velocità che molti speravano."
Il funzionario della RBI ha tuttavia ammesso che una grossa fetta della popolazione in India non ha ancora accesso ai servizi bancari basati su UPI, a causa della scarsa diffusione degli smartphone. Per risolvere il problema, il governo indiano sta lavorando su piattaforme di pagamento offline, alcune delle quali sono già state installate nel territorio.
Rabi Sankar ha anche affermato che le banche indiane rimarranno cruciali per fornire servizi di liquidità al grande pubblico, sottolineando che la tecnologia rappresenta soltanto uno strumento e non può essere utilizzata per creare valute:
"Una valuta ha bisogno di un emittente, ha bisogno di valore intrinseco. Molte criptovalute che non sono né l'una né l'altra vengono ancora accettate al loro prezzo nominale. Non solo da investitori creduloni, ma anche da esperti, politici o accademici."
Ha inoltre affermato che la RBI non crede che le stablecoin, come ad esempio Tether (USDT), debbano essere accettate ciecamente come valute ancorate 1:1 al denaro fiat. Rabi Sankar ha a tal proposito discusso dei vantaggi di una rupia digitale:
"Riteniamo che le Central Bank Digital Currency (CBDC) potrebbero effettivamente essere in grado di eliminare ogni caso d'uso, anche il più piccolo, delle criptovalute private."
Il 28 maggio la banca centrale indiana ha proposto un approccio graduale, suddiviso in tre fasi, per l'implementazione della CBDC, "con zero o quasi disagi" per il sistema finanziario tradizionale.
Il ministro delle finanze Nirmala Sitharaman ha rivelato il piano per lanciare una CBDC nel 2022-23, con l'obiettivo di fornire un "grande impulso" all'economia digitale.