Alex Mashinsky, fondatore di Celsius Network ed ex CEO, avrebbe prelevato 10 milioni di dollari dalla piattaforma di crypto lending poche settimane prima che l'azienda congelasse i fondi dei clienti e dichiarasse bancarotta.

La notizia del prelievo è stata riportata dal Financial Times, che ha affermato che Mashinsky ha ritirato i fondi a "metà o fine maggio", prima della sospensione del 12 giugno.

Celsius era una popolare piattaforma di crypto-lending con 1,7 milioni di clienti e 25 miliardi di dollari di asset in gestione, ma le difficili condizioni del mercato delle criptovalute alla fine hanno portato l'azienda a un buco di 2,85 miliardi di dollari nel suo bilancio.

Questo ha portato Celsius a sospendere i prelievi dei clienti nel mese di giugno, prima di presentare la richiesta di fallimento ai sensi del Chapter 11 nel mese di luglio. Nel mentre Mashinksy ha tentanto di riorganizzare e far rinascere l'azienda per concentrarsi sui servizi di custodia cripto.

Il prelievo solleva dubbi sul fatto che Mashinsky sapesse in anticipo che l'azienda avrebbe congelato i fondi e i prelievi dei clienti.  Tuttavia, un portavoce di Celsius ha dichiarato al FT che all'epoca il fondatore ha ritirato le criptovalute per pagare le tasse statali e federali.

"Nei nove mesi precedenti a quel prelievo, ha costantemente depositato criptovalute per un totale pari a quello che ha ritirato a maggio", ha detto il portavoce, aggiungendo che Mashinsky e la sua famiglia avevano ancora 44 milioni di dollari di criptovalute congelate sulla piattaforma.

Nel frattempo, alcune fonti hanno dichiarato al FT che il prelievo era stato pre-pianificato in linea con la strategia patrimoniale di Mashinsky.

Circa 8 milioni di dollari sono stati utilizzati per pagare le imposte sul reddito derivanti dai rendimenti prodotti dagli asset, mentre i restanti 2 milioni di dollari erano costituiti dal token nativo della piattaforma, Celsius (CEL).

Le domande troveranno probabilmente risposta quando le transazioni in questione saranno presentate da Celsius in tribunale nei prossimi giorni, come parte delle informazioni fornite dal crypto lender sulle sue finanze.

C'è anche la possibilità che Mashinsky sia costretto a restituire i 10 milioni di dollari, dal momento che nei 90 giorni precedenti la dichiarazione di bancarotta, i pagamenti di una società possono essere stornati a beneficio dei creditori, secondo le leggi degli Stati Uniti.

Mashinsky ha rassegnato le dimissioni da CEO di Celsius il 27 settembre, affermando che il suo ruolo "è diventato una distrazione crescente", aggiungendo però che avrebbe continuato a concentrarsi sulla ricerca di un piano per restituire i fondi ai creditori.