Durante una recente intervista con CNBC, Sergio Ermotti, CEO della società svizzera di servizi finanziari UBS Group, ha dichiarato che la blockchain sarà fondamentale per il settore economico.

L'uomo ha spiegato che tale tecnologia permetterà di "liberare risorse e incrementare l'efficienza", aggiungendo che si tratta di "un ottimo modo per ridurre i costi". Ha inoltre affermato che UBS darà priorità alle applicazioni blockchain, per assicurare la competitività della compagnia:

"La nostra industria continuerà ad essere sotto pressione per quanto riguarda i margini di profitto, non c'è alcun dubbio. L'unico modo per rimanere rilevanti non è solo essere forti in termini di capitale, ma anche di prodotti, di qualità dei dipendenti, dei consigli offerti ai clienti. E tutto questo deve essere prezzato correttamente".

Ad aprile UBS si è unita ad una collaborazione blockchain denominata Batavia, assieme ad IBM, Bank of Montreal, CaixaBank, Commerzbank ed Erste Group. Lo stesso mese il progetto ha completato le sue prime transazioni pilota, inviando in Spagna automobili e tessuti, rispettivamente dalla Germania e dall'Austria.

Nonostante UBS stia studiando possibili casi d'utilizzo per la tecnologia blockchain, la società rimane scettica nei confronti delle criptovalute. Il presidente di USB Axel Weber ha infatti dichiarato che la banca non offrirà ai propri clienti servizi in Bitcoin o altre monete digitali. L'uomo ha inoltre auspicato l'implementazione di norme più severe per il settore, affermando che "[le criptovalute] sono spesso poco trasparenti e, di conseguenza, si prestano ad abusi".