Ad agosto il popolare chatbot di intelligenza artificiale (AI), ChatGPT, ha registrato una diminuzione del traffico di utenti in tutto il mondo per il terzo mese consecutivo, secondo i dati forniti dalla società di analisi Simliarweb.
Lo scorso mese il traffico dei siti desktop e mobile del popolare chatbot di OpenAI da parte dei visitatori di tutto il mondo è diminuito del 3,2%, raggiungendo 1,43 miliardi. Questo dato fa seguito ad un calo del 10% del traffico nei due mesi precedenti. Inoltre, anche il tempo trascorso sul sito è diminuito, sebbene leggermente, passando da 8,7 minuti a 7 durante agosto.
Tuttavia, le visite provenienti da utenti con sede negli Stati Uniti hanno iniziato ad aumentare lo scorso mese dello 0,4%. I visitatori unici del sito, crollati a giugno e luglio, sono aumentati del 3% negli Stati Uniti e dello 0,3% in tutto il mondo ad agosto.
Il Senior Insights Manager di Similiarweb, David F. Carr, che segue costantemente i chatbot AI e ha redatto il rapporto, ha dichiarato che la fluttuazione degli utenti potrebbe essere dovuta agli studenti che utilizzano il programma dopo le vacanze estive e che ora tornano a frequentare le lezioni.
"Gli studenti in cerca di aiuto per i compiti sembrano essere parte della storia: la percentuale di utenti più giovani del sito web è calata durante l'estate e ora sta iniziando a riprendersi".
Tale teoria può essere avvalorata dal calo di pubblico registrato nei mesi estivi dagli utenti di ChatGPT nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo.
Secondo i dati, il traffico nella fascia d'età 18-24 anni negli Stati Uniti è calato del 10% a maggio – nel periodo in cui le università statunitensi terminano il semestre – del 15% a giugno e di un altro 4% a luglio. Al picco di aprile, i visitatori di età compresa tra i 18 e i 24 anni rappresentavano il 30% dell'audience totale negli Stati Uniti.


Un'indagine distinta condotta a maggio 2023 da Intelligent.com ha intervistato 1.223 studenti e diplomati negli Stati Uniti e ha rilevato che il 30% ha risposto di aver utilizzato ChatGPT per i compiti scolastici durante l'anno accademico.
Il 46% ha dichiarato di utilizzare "frequentemente" lo strumento per i compiti a casa e 1 su 8 ha affermato di aver registrato un aumento della media scolastica riconducibile all'utilizzo del chatbot AI.
Al momento non esistono regolamenti generali sull'uso dell'intelligenza artificiale nelle strutture didattiche statunitensi. In Giappone, invece, il Ministero dell'Istruzione ha già espresso la sua intenzione di consentire un uso limitato degli strumenti di IA generativa nelle scuole elementari, medie e superiori.
Traduzione a cura di Walter Rizzo