Huang Qifan, vicepresidente del think tank China Center for International Economic Exchanges (CCIEE), ha affermato che la Cina sarà il primo paese al mondo a lanciare con successo una valuta digitale nazionale.

Un renminbi digitale che possa sostituire SWIFT

Qifan ha rilasciato tali dichiarazioni durante la conferenza Inaugural Bund Financial Summit 2019 di Shanghai. L'uomo ha anche espresso malcontento nei confronti dei sistemi di pagamento statunitensi SWIFT e CHIPS, sui quali dipende il trading internazionale del renminbi.

In particolare, ha criticato non soltanto le svariate limitazioni tecniche di queste due piattaforme, ma anche il fatto che vengano sfruttate dagli Stati Uniti per attuare le proprie sanzioni:

"SWIFT è un sistema di pagamento obsoleto, inefficiente e costoso. Dalla fondazione di SWIFT 46 anni fa ad oggi, la tecnologia alla sua base è stata aggiornata molto lentamente, e il livello di efficienza è rimasto relativamente basso."

Criptovaluta nazionale cinese, sviluppi degli ultimi mesi

Ad agosto di quest'anno Mu Changchun, Vicedirettore della Banca Popolare Cinese, aveva svelato che la valuta nazionale cinese era quasi pronta per essere rilasciata.

A settembre l'istituzione ha tuttavia smentito le precedenti dichiarazioni, sostenendo che una data di lancio precisa non era ancora stata definita. Pare che la Cina lavori a questo progetto sin dal 2014, ma ne ha accelerato notevolmente lo sviluppo in seguito all'annuncio di Libra da parte di Facebook. Pechino teme infatti che Libra possa notevolmente ridurre il potere dello yuan nei mercati internazionali.

Questo mese, il Comitato Permanente della Tredicesima Assemblea Nazionale del Popolo Cinese ha approvato una nuova legge per la regolamentazione delle criptovalute, che entrerà in vigore a partire da gennaio del prossimo anno. Secondo alcune voci, pare che la nuova normativa sia stata introdotta in preparazione al lancio di una criptovaluta nazionale.