Pare che ai miner di Bitcoin (BTC) situati nella provincia cinese dello Sichuan sia stato ordinato dalle autorità locali di ridimensionare le loro attività, a causa di una carenza di elettricità.

Come spiegato dal portale d'informazione Asia Times, durante la stagione secca che va da ottobre ad aprile, nella Cina sudoccidentale la fornitura di energia elettrica cala drasticamente. Per tale motivo, le autorità locali hanno intimato alle compagnie di mining di ridurre i consumi delle loro operazioni.

Mining di Bitcoin tollerato, ma soltanto durante le stagioni umide

Ufficialmente il mining di Bitcoin è vietato in Cina, ma questa attività viene comunque tollerata nella provincia dello Sichuan durante le stagioni umide, vale a dire quando le centrali idroelettriche generano molta più elettricità del necessario.

Tuttavia, durante la stagione secca il governo locale tenta di garantire un'alimentazione elettrica sufficiente per residenti e imprese, non sempre una certezza a causa degli alti consumi delle attività di mining nella regione.

Azione repressiva contro il mining di criptovalute

La Cina, i cui miner di BTC rappresentano attualmente ben il 66% dell'hash rate globale, continua la propria battaglia contro l'utilizzo illecito di energia per generare criptovalute. Le autorità cinesi non si limitano a reprimere le attività di mining di Bitcoin, ma anche le centrali elettriche che forniscono loro energia. Questo mese, due centrali elettriche hanno ricevuto multe da 140.000$ proprio per tale motivo.

Sempre a dicembre, le autorità cinesi hanno sequestrato quasi 7.000 dispositivi per il mining che stavano consumando energia elettrica in maniera illecita. La confisca è il risultato di un'ispezione di oltre 70.000 famiglie, 3.061 commercianti e 1.470 comunità, nonché fabbriche, miniere, cortili e villaggi nel distretto di Kaiping, nella città di Tangshan.

A metà novembre i regolatori della Regione Autonoma della Mongolia Interna hanno incrementato il proprio controllo sul settore del mining, inviando delle speciali unità d'ispezione per assicurare che le aziende di mining operassero a norma di legge.