La Sottocommissione per il Terrorismo e le Finanze Illecite del Congresso degli Stati Uniti ha discusso vari metodi di finanziamento del terrorismo tramite criptovalute, lo rivela un comunicato stampa ufficiale della Commissione per i Servizi Finanziari pubblicato il 7 settembre.
Al fine di monitorare le minacce e i metodi di finanziamento del terrorismo, durante un'udienza sono stati esaminati i principali mezzi di trasferimento di fondi utilizzati dai terroristi, comprese le istituzioni finanziarie tradizionali e i metodi semi-regolari, come il sistema hawala e le criptovalute.
Tuttavia, il Congresso ha concluso che anche se al-Qaeda, lo stato islamico e altri gruppi terroristici hanno tutti tentato di raccogliere fondi tramite criptovalute, non hanno avuto grande successo.
Yaya Fanusie, direttore dell'analisi per la Foundation for Defense of Democracies (FDD), ha sottolineato che la maggior parte dei terroristi, specialmente quelli che servono sui "campi di battaglia jihadisti", vivono in ambienti in cui le criptovalute non sono utilizzabili, e preferiscono quindi acquistare beni tramite valute fiat.
Secondo Fanusie, il denaro fiat è il metodo più anonimo per il finanziamento e sarebbe molto popolare tra i terroristi.
Anche se Fanusie ha affermato che le criptovalute sono una "scarsa forma di denaro per i jihadisti" e "il vecchio caro contante la fa ancora da padrone", secondo un articolo di Forbes, ha comunque riconosciuto che "ci sono diversi esempi di campagne per il finanziamento del terrorismo a base di criptovalute".
L'esperto ha inoltre affermato che, al fine di contrastare eventuali campagne di raccolta fondi illecite, gli organismi governativi degli Stati Uniti che sono responsabili delle indagini sul finanziamento del terrorismo dovrebbero diventare più abili nell'analizzare le transazioni cripto:
"Preparandosi ora per il sempre crescente utilizzo di criptovalute da parte dei terroristi, gli Stati Uniti possono limitare la capacità di trasformare i mercati delle valute digitali in un asilo per le finanze illecite".
Fanusie ritiene che le autorità debbano concentrarsi su piccoli exchange di criptovalute che trattano token alternativi o "privacy coin", piuttosto che sugli exchange più popolari che negli ultimi anni hanno notevolmente migliorato le loro misure anti-riciclaggio (AML) e know-your-customer (KYC).
Qualche mese fa, il gigante della gestione dei rischi LexisNexis ha collaborato con l'exchange di criptovalute Blockbid al fine di introdurre delle soluzioni di sicurezza per exchange chiamate "Trade with Confidence", che mirano a prevenire varie attività illecite, tra cui proprio il finanziamento del terrorismo.