Come riportato dal The Times of India, oggi scade il termine per implementare il divieto imposto dalla Reserve Bank of India (RBI), che obbliga gli istituti bancari ad interrompere l'erogazione di servizi alle imprese che operano nel settore delle criptovalute. Qualche giorno fa la Corte Suprema ha inoltre stabilito che non verranno concessi aiuti provvisori alle società interessate dal ban.

La misura era stata annunciata dalla RBI ad inizio aprile.

A maggio la corte suprema ha poi rigettato un'ingiunzione contro il divieto della RBI presentata da undici imprese diverse, aggiungendo una settimana più tardi che non potranno più essere presentate petizioni a riguardo. Tuttavia, sembrerebbe sia disposta ad esaminare le petizioni già esistenti il 20 luglio.

Da oggi i cittadini indiani non potranno più acquistare e vendere criptovalute sugli exchange, ma dovranno utilizzare network peer-to-peer.

Inoltre, gli exchange non potranno più ricevere prestiti dalle banche indiane.

Il 4 luglio, la piattaforma Zebpay ha annunciato che avrebbe congelato i depositi e i prelievi in rupie indiane prima della scadenza del termine.

Anche Jason A. Williams, partner di Morgan Creek Digital Assets, ha postato un tweet sulla decisione della Corte Suprema:

“This decision puts India at a tremendous strategic disadvantage regarding innovation around Blockchain 

India Trashed Rupee notes to expose corruption. They banned crypto to control the people.”

Oggi i mercati hanno registrato un lieve calo, che potrebbe essere attribuito alla situazione indiana. Bitcoin (BTC) è sceso sotto i 6.500$, ed è al momento in ribasso del 3% rispetto alla giornata di ieri. Ethereum (ETH) è scambiato a circa 461$, perdendo poco meno dell'1% rispetto alle ultime 24 ore.