Arak Sutivong, CEO di SCB 10X e presidente di Siam Commercial Bank (SCB), ha condiviso spunti su come i più grandi fondi venture capital nel sud-est asiatico vedono il futuro della finanza decentralizzata (DeFi) per quanto riguarda la controversa questione della regolamentazione.

SCB 10X è il ramo venture di SCB, la banca più vecchia della Thailandia, e si concentra principalmente su investimenti in servizi finanziari basati su blockchain, come la DeFi e gli asset digitali.

Nel suo discorso di apertura al secondo summit virtuale globale sulla DeFi di SCB 10X, REDeFiNE, Sutivong ha sottolineato che ormai la DeFi è arrivata nel mainstream “sotto molti aspetti.” In termini di crescita, ha fatto notare che negli ultimi sei mesi il settore ha registrato un aumento di dieci volte, con oltre 100 miliardi di dollari in valore totale bloccato nell’ecosistema DeFi quest’anno. Per molti altri parametri, tra cui utenti, volume di trading sugli exchange e applicazioni decentralizzate sviluppate, il settore ha assistito a una “crescita enorme.

Tuttavia, nonostante tutto questo sviluppo ed entusiasmo, Sutivong ha evidenziato che diversi problemi continuano a minacciare questo settore nascente, osservando che “ci sono alcune aree preoccupanti come la frode che continuano a sentire nelle notizie. I partecipanti e i regolatori hanno espresso una forte preoccupazione.” A suo avviso, affrontare questi ostacoli nel medio-lungo termine pone delle sfide uniche, considerando che:

“La DeFi, per definizione, non può essere completamente regolamentata. Invece, è necessario un framework per le modalità in cui la DeFi può essere integrata con il resto dell’ecosistema finanziario.”

La prospettiva di SCB 10X sulla sostenibilità e sugli approcci in evoluzione alla conformità normativa della DeFi segue una serie di interventi proattivi o apertamente ostili da parte di regolatori e organizzazioni globali.

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Verso l’inizio di giugno, il World Economic Forum ha pubblicato un insieme di politiche per la DeFi, proponendo modi per bilanciare esigenze compensative, come soddisfare le aspirazioni di decentralizzazione e privacy, mitigando allo stesso tempo le attività illecite come il riciclaggio di denaro. Più nello specifico, le misure proposte hanno affrontato preoccupazioni secondo cui nuovi interventi normativi potrebbero imporre costi significativi sulle startup DeFi, scoraggiando i partecipanti più piccoli a entrare nel mercato.

Queste preoccupazioni sono state particolarmente marcate per molti sviluppatori DeFi ancora incerti sule conseguenze delle raccomandazioni della Financial Action Task Force per la regolamentazione dei fornitori di servizi in asset virtuali.

Dan M. Berkovitz, commissario della Commodity Futures Trading Commission statunitense, ha dichiarato a giugno che le piattaforme di derivati DeFi potrebbero violare il Commodity Exchange Act del paese, e sarebbero quindi illegali.