Il prezzo di Bitcoin (BTC) si è ritirato di oltre il 40% dopo aver toccato un nuovo massimo vicino ai 65.000$ a metà aprile. Tuttavia, questo non basta per fermare il trend rialzista a lungo termine della principale criptovaluta, soprattutto mentre i mercati globali sono alle prese con valute nazionali in calo e la prospettiva di un crollo nel mercato delle commodity.

Questo è il parere di Mike McGlone, senior commodity strategist di Bloomberg Intelligence, il quale ha affermato mercoledì che diversificare in riserve di valore è una strategia saggia contro prospettive cupe per il mercato monetario e delle commodity.

C’è poco rischio che il valore del dollaro cali rispetto a valute con una simile svalutazione, quindi la diversificazione in riserve di valore come l’oro e Bitcoin è semplicemente una mossa prudente, a nostro avviso,ha twittato mercoledì.

Continua imperterrita la stampa di moneta

L’analogia rialzista di McGlone fa riferimento a un recente picco della moneta iniettata nelle economie degli USA e dell’Eurozona. L’U.S. Money Supply M2, un indicatore dell’offerta di moneta che include contanti, depositi in conto corrente (M1) e near money, ha raggiunto 20.256 miliardi di dollari il 3 maggio 2021, dai 15.384 miliardi di dollari del 10 febbraio 2020.

Un’iniezione di liquidità eccedente nell’economia statunitense ha reso il dollaro più debole rispetto alle principali valute estere. Di conseguenza, l’indice del dollaro statunitense (DXY) ha perso quasi l’11,22% dal suo massimo a metà marzo 2020 di 101,947 a 90,5 del 16 giugno.

Recessioni negli USA in grigio, la data di conclusione della più recente non è ancora definita
Recessioni negli USA in grigio, la data di conclusione della più recente non è ancora definita. Fonte: Board of Governors of the Federal Reserve System

Nel frattempo, la Money Supply M2 dell’Eurozona, l’offerta di moneta nell’area dell’Unione Europea, è esplosa da 5.600 miliardi di euro a febbraio 2020 a oltre 14.000 miliardi di euro a marzo 2021.

Tuttavia, l’euro ha sovraperformato il dollaro statunitense nonostante l’eccesso di offerta. Jordan Rochester, analista di valute estere G10 presso Nomura International, ha segnalato che la reazione in armonia del governo europeo alla pandemia di coronavirus ha spinto il capitale fuori dai mercati statunitensi verso l’economia dell’eurozona.

Bitcoin ha invece registrato rally parabolici contro il dollaro e l’euro, spinto dalla promessa di proteggere gli investitori dall’aumento dell’inflazione. BTC/USD è aumentato dai 3.858$ di marzo 2020 a poco più di 40.000$ a giugno 2021, e nello stesso periodo BTC/EUR è cresciuto da 3.363€ a circa 32.000€.

I recenti report sull’indice dei prezzi al consumo negli USA mostrano come a maggio 2021 il tasso d’inflazione abbia raggiunto il 5%, il livello più alto dal 1992. In Europa, il tasso nominale per la crescita dei prezzi è arrivato al 2%, superando il target della Banca Centrale Europea (BCE).

Nel frattempo, la presidente della BCE Christine Legarde ha dichiarato che l’istituzione continuerà ad acquistare obbligazioni, per paura che qualsiasi tipo di tapering manderà all’aria la ripresa nell’eurozona.

Correlato: Bull run di Bitcoin in pericolo in vista dell’incombente ‘death cross’ e dell’incontro della Fed

Inoltre, concludendo l’incontro di due giorni del Federal Open Market Committee, i funzionari della Federal Reserve hanno anticipato una riduzione della pressione inflazionistica. Pochi giorni prima, la banca centrale aveva definito il CPI più elevato ad aprile e maggio “di natura transitoria:

“Molti temono che le attuali politiche della Fed ci stiano portando (e lo stiamo già vedendo) a un’inflazione elevata. L’inflazione è rialzista per i prezzi degli asset, in quanto il dollaro vale di meno. Anche se l’asset ha lo stesso valore, il dollaro contro cui è quotato vale di meno.”

Commodity shock in arrivo?

Gli investitori che considerano asset di copertura come Bitcoin troppo rischiosi hanno optato per segmenti del mercato relativamente meno volatili come le commodity. Il rame, l’asset di riferimento per la salute macroeconomica, è aumentato del 67% mentre gli investitori cercavano rifugio contro la svalutazione fiat. Anche alluminio, zinco e altri materiali hanno registrato enormi trend rialzisti.

Tuttavia, di recente la Cina ha escogitato un piano per domare il boom dei prezzi delle commodity. Mercoledì, la National Food and Strategic Reserves Administration ha annunciato che aumenterà l’offerta di vari metalli, tra cui rame, alluminio e zinco, per metterli a disposizione dei produttori.

“Wow, altre grandi mosse dalla Cina per calmare il boom delle commodity. Un grande cambiamento dai primi mesi di quest’anno.”

McGlone ha suggerito che la prospettiva del calo dei prezzi delle commodity significherebbe anche grandi opportunità d’investimento nei mercati dell’oro e di Bitcoin.