El Salvador, primo Paese al mondo ad aver adottato Bitcoin come valuta legale, continua ad acquistare la criptovaluta nonostante un accordo da 1,4 miliardi di dollari con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) che ne limitava l'accumulo.
Secondo i dati dell'Ufficio Bitcoin di El Salvador, il wallet del tesoro governativo detiene attualmente 6.209 BTC, con un aumento di 240 BTC dal 19 dicembre 2024, giorno dell'annuncio dell'intesa con l'FMI.
L'accordo prevedeva che il Paese rinunciasse allo status del Bitcoin come moneta ufficiale e interrompesse gli acquisti pubblici. Ma El Salvador ha proseguito con l'acquisto giornaliero di 1 BTC, una strategia lanciata dal presidente Nayib Bukele già nel 2022.
Interpellato sulla questione, Rodrigo Valdes, direttore del Dipartimento per l'Emisfero Occidentale dell'FMI, ha dichiarato che tecnicamente il Paese sta rispettando gli impegni: "El Salvador non sta accumulando Bitcoin a livello fiscale complessivo", ha precisato durante una conferenza stampa del 26 aprile.
Anndy Lian, esperto di blockchain e consulente intergovernativo, ha spiegato:
"Il Fondo Monetario Internazionale sembra tollerare acquisti effettuati da entità non pubbliche o riclassificati in modo da non violare formalmente i termini. In questo modo, El Salvador mantiene la sua immagine pro-Bitcoin senza perdere i finanziamenti da parte del Fondo."
Rimesse crypto in calo nel 2025
Nonostante la politica di accumulo prosegua indisturbata, nel 2025 le rimesse in crypto verso il Paese sono crollate. Secondo i dati della Central Reserve Bank, condivisi dal giornale locale Diario, i trasferimenti in crypto verso wallet salvadoregni sono diminuiti del 44,5% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2024.
Le rimesse in Bitcoin e altre criptovalute sono scese a 16 milioni di dollari, appena lo 0,52% del totale, contro i 28,3 milioni (1,08%) registrati un anno prima.