Dopo la riduzione della difficoltà di mining, il block time medio sulla blockchain di Ethereum è diminuito di quasi il 25%.

I dati del block explorer Etherscan mostrano che, dall'1 al 4 gennaio, il block time medio giornaliero sulla blockchain è passato da 17,16 secondi a 12,96, una riduzione del 24,48%.
 

Chart of the Ethereum average block time March 3-Jan. 4

Grafico del block time medio di Ethereum dal 3 marzo al 4 gennaio. Fonte: Etherscan

Ovviamente, la riduzione del tempo di blocco si traduce in un maggior numero di blocchi minati ogni giorno, con conseguente inflazione di Ether (ETH). Secondo Etherscan, l'1 gennaio, i miner hanno creato 4.980 nuovi blocchi e 10.237 ETH. Invece, il 4 gennaio, i blocchi creati sono stati 6.570, con ricompense pari a 13.437 nuovi ETH. Si tratta di un aumento di quasi il 32% in termini di numero dei blocchi e di oltre il 31% in termini di block reward.

Chart of Ethereum block count and rewards March 3-Jan. 4

Numero dei blocchi e block reward della rete Ethereum dal 3 marzo al 4 gennaio. Fonte: Etherscan

Le modifiche sopra descritte sono tutte conseguenze dell'implementazione dell'hard fork Muir Glacier, segnalata da Cointelegraph il 2 gennaio. Il fork in questione ha lo scopo di ritardare la cosiddetta "era glaciale di Ethereum", ossia l'aumento della difficoltà di mining della rete nel tempo tramite un meccanismo noto come "difficulty bomb", che alla fine renderà le attività di mining praticamente impossibili.

Tale misura ha l'obiettivo di impedire ai miner di continuare a minare la vecchia chain Ethereum una volta effettuato il passaggio alla blockchain Ethereum 2.0, basata su un algoritmo di consenso proof-of-stake.