Il valore di Ether (ETH), il token nativo di Ethereum, è collassato di quasi il 20% nelle ultime tre settimane, raggiungendo in data 19 aprile minimi mensili a quasi 2.900$. Sebbene da allora sia tornato sopra i 3.000$, i dati tecnici suggeriscono che potremmo assistere a un ulteriore ribasso nel breve termine.

"Bear flag" di Ethereum

Denominato "bear flag," il segnale di continuazione ribassista appare quando il prezzo si consolida a un livello più alto, all'interno di un canale parallelo ascendente, dopo un forte movimento ribassista (chiamato flagpole). Si risolve dopo che il prezzo scende al di sotto del limite inferiore del canale.

Il prezzo di ETH è sceso dopo aver testato la trendline superiore della bear flag in data 4 aprile, e sembra essere diretto verso la sua trendline inferiore vicino ai 2.700$. Se il pattern dovesse procedere come previsto, il prezzo potrebbe scendere ulteriormente.

ETH/USD, grafico giornaliero con 'bear flag' in evidenza. Fonte: TradingView
ETH/USD, grafico giornaliero con 'bear flag' in evidenza. Fonte: TradingView

Di conseguenza, questa bear flag potrebbe spingere il prezzo a un retest dei 2.000$ nel secondo trimestre.

Prezzo di ETH, fattori macro

Anche la correlazione di Ethereum con Bitcoin e i mercati tradizionali ha incrementato i rischi di ribasso negli ultimi mesi. Ad esempio, il coefficiente di correlazione tra Ether e Nasdaq 100 era di ben 0,95 questo 19 aprile: un coefficiente di 1 significa che i due asset si muovono in perfetto tandem.

Correlazione fra ETH/USD e Nasdaq 100. Fonte: TradingView 

Il prezzo di Ether è sceso di quasi il 19% dall'inizio del 2022. Anche Bitcoin, azioni e altri asset di rischio hanno perso parte del proprio valore in dollari, data la volontà della Federal Reserve di aumentare in modo aggressivo i tassi e ridurre il suo bilancio di 9.000 miliardi di dollari.

Fattori rialzisti nel lungo termine

Nel complesso, la contrazione di ETH deriva principalmente dalla previsione che ci sarebbe stato meno contante in circolazione per acquistare asset di rischio.

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Ad ogni modo, gli speculatori rimangono fiduciosi in un trend rialzista a lungo termine, dato l'introduzione del tanto atteso "Merge" previsto per la seconda metà dell'anno. DoopleCash, un analista di mercato indipendente, ha commentato:

"ETH sta ancora subendo una forte pressione di vendita da parte delle persone che pianificavano di fare soldi velocemente con il Merge. Ad un certo punto l'asset troverà il proprio equilibrio, non sono interessato a prevedere questo bottom. Voglio solo accumulare il più possibile prima del Merge."

Da qualche mese a questa parte anche il numero di ETH detenuti all'interno degli exchange è in rapida riduzione. Al tempo stesso, la quantità di Ether in staking all'interno dello smart contract del merge è in continuo aumento:

"L'offerta complessiva dopo il Merge diminuirà del 2,8%, Ethereum brucerà 3,3 milioni di ETH all'anno. Entro la fine del decennio, la fornitura totale di ETH scenderà sotto i 100 milioni.

In altre parole, verrà distrutta una quantità di Ether equivalente a TUTTI gli ETH attualmente presenti sugli exchange."

Secondo Kennan Mell, analista presso Seeking Alpha, il fatto che Ethereum esegua degli shadow fork prima del Merge aumenta le probabilità che non vi saranno problemi tecnici al momento del lancio vero e proprio. Questo dovrebbe spingere gli investitori ad accumulare ETH nel lungo periodo.